3 ()? del eh. Zanotto, a p. 294, che la confra lernitn del ss. Rosario nel 1 582 riedificò e ampliò la sontuosa cappella omonima della chiesa de' ss. Gio. e Paolo, quasi a memoria del trionfo sui turchi, che ivi fece esprimere). Narrai a’ suoi luoghi, che in Roma nella sala Regia del Palazzo apostolico Faticano, ov’è pure la storia di Alessandro III e di Federico I, nel 39.° dogado già descritta, lateralmente alla porta della scala regia, nelle due grandi pareti in memoria della triplice lega e della vittoria di Lepanto, d’ordine di s. Pio V,e compiti sotto Gregorio XIII, furono dipinti stupendamente a fresco due maestosi quadri: Giorgio Vasari dipinse le ordinanze navali, e le figure Lorenzo Sahbatinida Rologna. Nel quadro contiguo alla porta della Cappella Sistina, in faccia al principale dipinto di detti Papa e Imperatore espressi colla piazza di t.Marco,ti rappresenta l'apparato e la bella mostra della grande armata navale raccolta nel vastissimo porto o rada o seno di Messina colle forze della sagra lega di ». Pio V, di Filippo II re di Sp.ignn, della repubblica di Venezia per andare contro il turco. Il pitture espresse l’impoocute mostra navale, secondo l’ordinanza thè dovea tenere nel procedere al combattimento. Nel piano avanti a destra, le 3 grandi figure in abito muliebre denotano le 3 potenze confederate. Rappresentano: quella in mezzo coronata del triregno, la s. Chiesa Romana; l'altra coll’elmo vestita da eroina, la Spagna ; e la Veneta Repubblica si vede colla berretta o corno ducale in testa, Volano in aria alquanti celesti, porgendo a ciascuna di dette figure la palma della vittoria, e coronandole di regio diadema.Dall’opposta partesi scorge simboleggiata la Schiavitù col corredo di molti Vizii personificati, sopra de’quali de'tristi e perversi Genii, e la Morte e il Malaugurio rovesciano un cornucopia ripieno di fulmini e di saette. In mezzo al quadro sono del Vasari alcuni putti che sulla cornice tengono eretta uni cartella, dentro cui si scorge la ge«,jii' ca descrizione del cammino che la pi de armata dovea percorrere. Nella (ut-inferiore sta questa iscrizione. Clu« oppositae, Turcarum una, Chrittin socictatis altera - Inter Pumi f Po. Max. Philippum Hit panine Rr~rm, 11 netarn Rcrnpubl. - inito jam foedrrt • gentibus utrinque arimi corteurrun Nell’altro quadro, che si osserva fra I. porla della scala regia e quella della ». grestia della Cappella Paolina, è effigi to il feroce combattimento di Lepant L'artefice rappresentò, nel davanti, I’« contro formidabile delle due armate n* vali,le quali si vedono combattere di fin» te, e la nemica è già vinta e sconfitti. E per dare a conoscere che una tale vitto ria si fosse col divino aiuto ottenuta, u vede in aria tra nubi Gesù Redentori colla destra fulminare i nemici wiwmki liabili del nome cristiano, accompigadu nell’azione da’ principi degli Apo*to>i 1 Pietro e s. Paolo, che con ardenti iprf, minacciano gl’infernali spiriti, che per W regioni aeree ripiegano in fuga, nella pai tc opposta da una folla schiera d’An$d* fulminati. Sulla sponda, a destra,onr*u la dignitosa figura della Fede ricoperti da bianchissima clamide, coronata di •• Angelo, sugli omeri sostenendo la ». Croce; con una mano stringe il calice, eoi l’altra una face con cui incendia il regw turbante turchesco. Siede questa figor* sopra confusa moltitudine di turchi a te» ra prostrali, mentre un Angelo la oogf di corona, e solto si legge: /fotte 1 pff petuiChristianae Religioni• Ture** du turno victoriarum successu cxidbtnU 1 sibique temerepraefidentes: • ABUtiiuf, ducibus, tormenti*, omni ileniqu* co apparata ad terrorem instrut h, <• ■ Fchinadas inttdas communi cLi>*-Praelio ftott homi mini mrmonam ximo,perspicuaDivini,Spirilus oprpr< Jliganlur. molxxi. Non pare, che