drfp»iioncd'invctcliiati abusi, e conmol-u ooMolaiione di quelli «lesti, che oppugnala l'avevano, fu quieta mente condotta t fine, ed approvata in Roma dalla sagra Ce ¡¡r, stazione cardinalizia della Visi-tnj-ottolica, per la cui più faci le e perfetti esecuzione ad eterna memoria fu poi pubblicata colla itampa. Inoltre Grego->m> XIII nel 1583 ordini» che i governi eu t”*r »posero la morigeratezza e lo sana diruta del clero tecolare e regolare. Ec-f» quanto di questa vitita riporta il eli. ab < «|>pr|!etli: Le Chiese d"Italia, Ve Nel « 581 furono mandati « Ve-“«>* da Gregorio XIII due visitatori a-patiijiei, il nuntio Campeggi e il vesco-*•>
  • 1 ««Ito delle ehiete e ogni altro punto di a disciplina. Vi «i trattennero *>» me* t l*»clandò gl’ illudri prelati un eiortatorioal veneloclero,doline storico patrio pubblicato nella sua •a della Chiesa di Venezia. In bre-,0,,">arono decreti ed esortazioni a’ P*1'urtiti, al clero complessivamente, e * 'atte chiese della città, a cui sugge-,r8«le generali per l’osservanza del «ulto e della dovuta riverenza alle *••'«- Quindi diiesaero no libretto "“••«looe a tutto il clero, e poscia ne '»»«ero un altro a’cliieria de’due semi-f II. 4 • 7 nari e delle parrocchie. A'patriarchi comandarono di radunare ogni anno il si-nodo della diocesi; di stabilire la vicari ossia visitatori delle chiese parrocchiali per esplorarne i disordini e procurarne i rimedii ; di scegliere un luogo nel centro della città per accogliere ad udienza, almeno due toltela settimana, chiunque de’fedeli avesse avuto bisogno di parlare a loro; di visitare «pesto le scuole della dottrina cristiana; di aver cura e custodia delle reliquie de’santi e delle rendite delle chiese; di procurare che il maestro delle cei emonie dotinolo per la cattedrale sia ben istruito ed esperto in quelle, «labbia altreti l’incarico d'insegnarle agli altri; di allontanare dalla celebrazione della «. Messa qualsiasi sacerdote, il quale ne ignori le ceremonie ; d’impedire, clic i parrochi e i sacerdoti tengano nella propria casa donne sospette; di ridurre alle norme del concilio di Trento le tasse della tua cancelleria, acciocché la soverchia avarizia del cancelliere e de'notari fiscali non sia motivo di scandalo e di lagnanze; d’invigilare, perchè i canonici assistano diligentemente,ed alle ore dovute, al le sagre ulTiziature del coro; di proibire rigorosamente il questuare de’poveri divaganti qua e là per le chiese, particolarmente in tempo che vi si celebrano i divini misteri. A'parrochi raccomandarono la sorveglianza «ui preli e sui chierici delle rispettive chiese, acciocché non indossino mai vestimenti! secolaresche, ed acciocché particolarmente «i astengano a vestibus colorís rubri, albi et violarci, nc in vanitalis et superbia e siispicionrin incidan!: poilino la tonsura conveniente al grado loro, e facciano uso di berretta eie ricale a croce (non per anco se n'era introdotto l’uso nella Chiesa veneta, ed a doperavano i preti un lierretto sulla forma di quello, che adoppiavano i polliti veneziani nelle civili magistrature); «pie ghmo al popolo frequentemente le verità della fede: dimorino costanlemeole nelle rispettive parrocchie: osservino nelle sa- a7