•figlio (in quella stessa cioè, ov’era stalo trattato a pubblico convito Enrico III nel i564‘, ed ove mancandoli governo al popolo, a’12 maggio I797erasi dichiarata cessata la repubblica di Venezia, dopo XIV secoli di gloriosa esistenza; per cui io quel punto scorsero per la niente di alcuuo fauste e tristi memorie), per ivi regiamente banchettare, al suono di lietissime sinfonie, i cavalieri , compiacendosi il Sire di sedere a separata mensa sotto aureo baldacchino. I graziosissimi disegni litografici delle feste civiche date da’veneziani in questo lietissimo avvenimento all’ imperatore e all’imperatrice, rappresentano egregiamente: il magnifico padiglione innalzato a Fusina al margine della Laguna pel ricevimento e imbarco deU’imperiali maestà, invenzione di Giambattista Meduna; il naviglio galleggiante elegantissimo in forma di rotondo tempio, invenzione del prof. Giuseppe Borsato; quattro nobilissime bissone, ciascuna con 8 rematori, del municipio, e-sprimenti l’impero Austriaco, ed i regni d’Ungheria, di Boemia, e del Lombardo-Veneto, vestendone i remiganti le foggie (due altre bissone parimenti nobilissime erano del conte Correr podestà, e de’fia-tei li conti Andrea e Pietro Giovanelli, la i." come le precedenti invenzionedel prof. Borsato, la 2/del prof. Francesco Wuco-vich Lazzari ; di più, altre magnifiche bissone apprestarono il conte Giovanni l’apadopoli, ed i nobili fratelli Jacopo e IsaccoTreves, pure invenzionedel valente Dorsato; per non dire de’maestosi sca lè, e delle grandi e adornatissime peote del clero ede’magistrati, non che del corpo rappresentante le provincie e le città venete,e de’mercanti); la imponente e magica regata , colla veduta magnifica del Canal grande; il mirabile e singolare arco eretto da Murano all’imboccatura del canale de’Vetrai di Murano, meraviglioso pe’suoi ornamenti di cannuccie di fragilissimo vetro, invenzione del muranese Giuseppe Zanetti; la fuuzione per la col- 76'? locazione della 1.’ pietra nella diga diMa-lamocco; la sorprendente notturna illuminazione a disegno delle superbe fabbriche deH’istorica piazza di s. Marco; la festa popolare d’ un lunedi di settembre al Lido, Con padiglione a pagode foggiato per godere gl’imperiali coniugi e le altre auguste persoue i sollazzi del plaudente popolo. Posseggo ancora : Feste celebrale in occasione del soggiorno delle LL. SS. II. RR. A A. MM. in Venezia, Giuseppe Deve litografo editore e proprietario in Venezia. Consistono i disegni eleganti di questa premiata litografia, oltre la vignetta del frontespizio esprimente la galleggiante, in quelli che rappresentano l’Ingresso dell’im-perial coppia in Venezia dalla parte della Piazzetta sotto baldacchino ; la Regata sul Canal grande; la Festa di ballo alla Fenice in maschera, con l’interno illuminato del teatro ; 1’ Illuminazione della piazza di s. Marco. Sono i bei disegni di Tommaso Viola, Giovanni l’i-vidor, e Gaetano Nap. Valerj. La parte illustrativa, di egregia penna, contiene la prefazione, e le belle descrizioni dell’ingresso, della regata, del ballo mascherato (cavalchina) nel gran teatro della Fenice, dell’illuminazione della piazza di s. Marco,della fondazione della diga di Malamocco. Abbandonata Venezia dall’imperatore e dall’imperatrice, e dagli altri eccelsi personaggi, nel mattino de’ 18 ottobre, per Treviso e Udine, per la via di Ponlebha ritornarono alle terre germaniche. Questo fausto avvenimento costò alle provincie venete lire 3,o3o,7 16, comprese le somme destinate sia in manifestazione di pubblica esultanza, sia per atti transitori'! di beneficenza, sia per istituti da attivarsi o da sovvenirsi. La sola Venezia, Chioggia e le Comuni foresi spesero lire 1,395,469. Non contenti di tut-tociò i veneziani municipii , unitamente a’ioinbardi, chiesero e ottennero di potei' instituire una guardia nubile, formata di giovani delle più elette famiglie del-