r,98 landò finalmente delle Poste pontificie, dissi di quelle che aveano in Roma gli ambasciatori veneti, e lo ricordai eziandio nel § XIV, n. i. Del resto, l’eloquenza, che tanto rifulse ne’veneti ambasciatoli, in Venezia percorse tre stadii : quello della politica e della forense, durante la repubblica, di cui nella i.* chiuse i trionfi il gran doge Marco Fosca ri ni 1762-63 ; e nella 2.a i celebri avvocati Stefani, Cordellina e Gallino; quello della forense civile e criminale durante il governo Italico dal 1806 al 1814, in cui si distinsero tra’ presidenti il detto Tommaso Gallino, ed il conte Guglielmo Gardani ; tra’ procuratori di stato Girolamo Trevisan eLuigi Sai violi, e tra gli avvocati i Piazza, i Biagi, i Calucci, gli Antonelli; quello del giorno d’oggi, mi si dice, che dali85o finora va limitato alla sola difesa criminale in grado dii."istanza.Al mollo che dovrebbesi dire su questo amplissimo argomento della veneta, dotta e nobilissima diplomazia, ponno supplire le seguenti opere. Francesco Sansovino, Raccolta di O-razioni recitate a’Principi di l enezia nella loro creazione dagli ambasciatori di diverse città, Venezia i562. Angelo Corraro,Relation de la Cour de Rome fai le l’an 1661 au Conseil de Prega-di, A Leide i663. Apostolo Zeno, Vite degli storici ed oratori della repubblica di Venez/a. Nicolò Tommaseo, Relations des ambassadeurs venitiens sur les af-faires de Franceau XVI sieclc, recuil-Hesel traduites, Paris i838. Collezione ampia la chiama il Reumont, fatta per proposta di m.‘ Guizot, facente parte della gran collezione di documenti inediti della storia di Francia. II Cicogna ne ragiona ne\VInscrizioni Veneziane, t. 4, p. 686. Relazioni degli ambasciatori veneti al Senato, raccolte,annotate ed edile daEugenio Alberi,a spese di una società, Firenze 18 3g.llReumont dà contezza di 3 serie contenute imo voi. proseguendosi 1’ opera importantissima, lodata ancora dall’ Album di Roma,t. 2 i,p. 54, e dal Cicogna nel t. 4, p- 687 e 705.Cav. Gachard direttore generale degli archivi del litigio, Les monumenti de la Diplomalie Vènì-lienne, considérés sous le point de vue ile l’histoire moderne en generai, et de l'ki-sloire de la Belgique en particulier, Bruxelles 1853. Ne discorre il Reumonl. Pier Alessandro Paravia, Discorso sul patri-ziato veneto de’Reali di Savoia e sulle relazionifra Venezia e Piemonte, Torino 1849; Della eloquenza politica de' veneziani, lezione accademica, Torino i855. Relazioni degli stali europei lette al senato dagli ambasciatori veneti nel secolo XVII, raccolte ed annotate da Nicolò Barozzie GuglielmoBerchet. Tipografia Naratovich, Venezia ¡856. Più volte ne parlò la Cronaca di Milano, notando che il passato di Venezia è un archivio inesauribile, e che in tali relazioni figurano tutte le nazioni europee che si specchiano nell’onde mediterranee, e verranno comprese in 4 volumi, continuando le relazioni già pubblicate dal cav. Alberi. La Civiltà Cattolica, 3.a serie, t. 8, a p. 102, annunziò : Storia arcana e aneddotica ilJItalia,raccontatada'veneti ambasciatori, annotata ed edita ila FabioMutinelli,direttore dell'i.r. Archivio generale in Venezia, Venezia tip.Na-ratovich editrice i856. Quindi osserva, che l’accorgimento e la diligenza de’ve-neti ambasciatori nell’indagare le cagio-ni degli avvenimenti, e i falli più segreti de’principi e delle corti dov’essi dimoravano,rendono sommamente utili alla storia d’Italia quelle lettere d’informazioni che poi scrivevano in servigio della loro repubblica. La Civiltà Cattolica, serie 4/, t. i, p. 483, de’ ig febbraio 1859, riparla del proseguimento e prossimo termine della stampa de’promessi 24 fa‘ scicoli secondo i patti d’ associazione, e aggiunge: » Ma ancorché proceda assai più oltre, nessuno ne rimarrà scontento; visto l’importanza grande de’documenti di storia italiana, che in questo libro so-