123 ne. Altri decreti si fecero nel 1297,1298, 1299, pe’qtiali il governo a un tratto da democratico divenne aristocratico, per la fermezza deldoge.l'cittadinisi trovarono co’nuovi regolamenti divisi in tre differenti classi : 1,° quelli che non erano mai stati nè essi nè i loro antenati del maggior consiglio ; 2.0 quelli che vi avevano avuto i loro progenitori ; 3.° quelli ch’e-rano stati del consiglio essi e i loro antenati. I primi si dicevano uomini nuovi, e non venivano ammessi al consiglio se non per grazia; i secondi si andavano includendo di volta ir. volta; i terzi finalmente avevano pieno diritto d’essere eletti. Non è dunque vero, dice il prof. Roma-nin, che, come molti erroneamente spacciarono, la legge del 1297 fosse una decisa Serrata deigran consiglio (quasi per essersi effettivamenteserrate le porte in faccia al popolo); nè che tal nome venisse dal-l’essersi d’allora in poi chiuse assoluta-mente le porte del maggior consiglio,il cui seggio fosse divenuto perenne ed inamovibile negli stesti individui e nelle loro famiglie, mentre a ciò si oppongono i registri, che mostrano nuove elezioni e ballottazioni fatte ogni anno. Dopo in fatti questa così detta Serrala del maggior consiglio, si trova crescere anziché scemare il nome de’ suoi componenti. La legge è dunque a considerarsi sotto l’aspetto d’una depurazione, non di un restringimento del consiglio; ma quella depurazione condusse poi naturalmente al- lo stabilimento dell’aristocrazia, e mise a poco a poco tutto nelle mani di questa.Così concentratasi ne’nobili la sovranità che stava prima ne’cittadini originari e nel popolo, il maggior consiglio venne a farsi ereditario nelle famiglie, e quindi I’ o-rigine del Libro cl’oro, in cui si registravano i matrimoni eie nascile de’ nobili, provvedimenti santissimi per la conservazione del buon costume, e base perpetua della successiva aristocrazia,quale si mantenne a tutlo 12 maggior 797. Dipoi per ragioni politiche furono esclusi i nobili ec- clesiastici, e così la formazione dell’aristocrazia veneta e la riunione di tutti i poteri in questa , fu qual dovea essere, l’opera lenta del tempo, non un improvviso mutamento negli ordini dello stato, non l’effetto immediato di quella legge, che troppo mal conosciuta divenne poi famigerata col nome di Serrata del gran consiglio, per aver essa lesoi diritti altrui, d’onde que’ reclami, che a lungo restati inesauditi, diedero indi origine al richiamo dallaDahnazia de’nobili delti