Bulini'., p. 2 1, affettuosissima c grave, diretta a tutto I’ Episcopato cattolico, per partecipargli la sua assunzione al pontificato, e la sua riconoscenza all’im-peralore Francesco 11, deplorando i ma- li che angustiavano la Chiesa e inculcandone calorosamente il riparo. Nel d'i seguente si portò colla sua gondola nobile e con uumeroso corteggio alla chiesa parrocchiale di s. Paolo, in occasione che vi si celebrava la festa di s. Giovanni Ne-pomuceno. Alla porta vi si trovarono il tcuente maresciallo Manfiault col marchese Ghislieri, ricevuto dal clero e da’ deputati, dal Cardinal Pignattelli e da ing.1 sagrìsta. Celebrò la messa al maggior altare, poi ascoltando altra d’un suo cappellano segreto. Indi in sagrestia sotto inaguifico baldacchino ammise al bacio del piede le dame e le signore della parrocchia. Ritornato in chiesa visitò l’ornatissimo cappella delle copiosissime ss. lìeliquìe, e la cappella dedicata al Santo, e passato nella canonica gustò un rinfresco. Gli fu offerto un elegante mazzetto di fiori finti, un magnifico calice d’ argento cou lavori messi a oro, ed un bellissimo Crocefisso d’argento da tavolino con croce di lapislazzuli ornata d’angeli d’argento sostenenti gl’ istromenti della Passione. In altra nobile camera ricevè al bacio del piede il parroco, il numeroso clero,i nobili deputati, e molte persone distinte della parrocchia, rimontando in gondola fra le acclamazioni d’immenso popolo, rallegrato dalle sinfonie dell’orchestra,con molta truppa schierata. Mei dopo pranzo andò alla chiesa delle domenicane del Corpus Domini, ricevuto dal clero e da’ deputati, col canto dell’£cce Sacerclos Magnus. E n tra to nel monastero, nel coro die’ a baciare il piede alle religiose, all’educande e alle dame graziosumente introdotte. L’educanda Quirini cou elegante complimento gli offri uu bel mazzetto di fiori, cou uu superbo reliquiario di metallo dorato di gotico disegno, contenente uu dito di s. 7 2 9 Caterina da Siena, e indi fu imbandito un decoroso rinfresco. Prima di partire venerò un prodigioso ss. Crocefìsso, nella cappella interna. Nel pomeriggio de’ 17 tornò a visitar la chiesa e le cappucci -ne di s. Maria delle Grazie. Nella seguente mattina poi, il Papa fece in s. Giorgio Maggiore la solenne consagrazione del card inai Flertzan in vescovo di Sabaria, colla messa letta,alla presenza di 17 cardinali, molti vescovi e prelati, oltre gli assistenti e la monastica famiglia, nobiltà e popolo, leggendo la dotta ed eloquente omelia, Epi-scopalis consecrationissncrnmcnloìp\i\)-blicata colle stampe e dal Bull, citato, p. 26. Nelle ore pomeridiane visitò nuovamente la chiesa di s. Clemente degli eremiti camaldolesi,ed in quelle del seguente giorno visitò il ss. Sagramento solennemente esposto in s. Maria Formosa, ricevuto dal Cardinal Roverella e da 5 prelati, ricevendo la benedizione dal Cardinal Pignattelli, indi in sagrestia fece baciare il piede al clero, a’deputati e ad altri. A’20 nel pomeriggio si portò alla chiesa delle servite, dette cappuccine,accolto dal Cardinal Somaglia e da mg.' sagrista, e poi entrato nel monastero ricevè le monache al solito atto ossequioso, accettando vari divozionalie4 mappe di bellissimi fiori lavorati dalle religiose. A’21 recossi alla chiesa dell’agostiniane di s. Andrea magnificamente ornata, essendo di fuori numerosa orchestra. Nel monastero fece baciare il piede alle monache, all’cducande e alle dame ammesse, e dopo il rinfresco ricevè il dono d’un messale nobilmente coperto di velluto cremisi, con eleganti riporti d’argento, colle immagini de’ss. Andrea e Agostino. A’22, festa dell’Ascensione, si degnò ordinare sacerdote nella sua privata cappella il monaco di s. Giorgio d. Antonio Roerio, e nel pomeriggio visitò la chiesa di s. Clemente in isola. Rilevai nella biografìa di Pio VII e altrove, diesi trattò di farlo restare in Venezia, o ili trasferirsi a Vienna fino alla pace gcuei ale. Ma