4:° ti. Vi è inoltre la guardia di finanza pe-gli oggetti alle finanze riguardanti. Il corpo de’ pompieri civici, egregiamente tenuto e disciplinalo, numeroso e ben diretto, rende i maggiori servigi. La guarnigione ordinaria è di circa 4)000 uomini. La popolazione che ne’ tempi floridi di questa città eccedette i 190,000 abitanti, e che nel 1761 componeasi di 149,000,sul principio del presente secolo era diminuita a 96,000, uel 1834 comprese 1’ adiacenze ascendeva a 1 06,000 e prometteva continuazione d’incremento. Leggo nel n. 127 del Giornale di Roma del i853: Le provincie venete noverano al presente 2,32 1,525 abitanti ; la sola ciltà di Venezia ne ha 1 17,233. La Cronaca di Milano, de’3o gennaio 1 856, riferisce il pubblicato nel precedente dalla Direzione di statistica sul movimento della popolazione de’ vari stati componenti l’impero Austriaco dal i85o al i854, in quest’ultimo coniando il regno Lombardo-Veneto, e le sue 29 città 5,5o3,47 1 abitanti, corrispondente circa a un 7.0della popolazione di lulta la monarchia, sebbene esso non abbia che una superficie d’ 800 teglie quadrale sopra J 1,593,chequella contieue.Si osserva che Venezia, Trieste ealtre videro scemata la loro popolazione :Triestedi 5o7 1 anime, e Venezia che ancora neli85i ne contava 123,290, scese nel i853 a 106,353, ossia vide minorata la sua popolazione di ben 16,937 persone. » Se noi ci facciamo ad indagare le cause dello spopolamento di Venezia ricorderemo innanzi tutto che il numero de' suoi abitanti prima del 1848 non era gran fa11o diverso da quello di 123,290 che avea ancora alla fine deh851. Se la diminuzione della popolazione di Venezia fosse avvenuta unicamente pegli sconvolgimenti del 1848 e del 184g , ciò avrebbe dovuto accadere negli anni immediatamente a quelli successi, cioè nel 1 85o e 1 851. Possibile che tale causa abbia agito nella sua pienezza più tardi, ma rilleltendoche an- co Trieste ha veduto calare in modo sensibile la sua popolazione dal 1851 al 1853, noi siamo piuttosto portali a credere che qui abbia operalo un’altra causa,comune all’una ed all’altra delle suddette due piazze. Trieste, come Venezia, vive in particolarità del commercio; se questo langue, amendue ne soffrono, e Venezia di più di Trieste perchè il suo commercio non ha la portata di quello dell’altra”. Si conclude, che il rimedio dovrà consistere nelle ferrovie che congiungeranno Trieste a Lubiana e Vienna; e Venezia a Bolzano e Innsbruck, e soprattutto a Milano, al Piemonte e alla Svizzera; e che renderanno possibile al commercio dell’ Adriatico di lottare con quello del nord della Germania nelle parti meridionali di questa e negli altri paesi contermini. Di qui si scorge di quanta importanza è pe’futuri desiini del commercio in argomento, e per non veder la decadenza delle città marittime, di compiere al più presto possibile la rete delle strade ferrate lombardo-venete. Certo è, che la popolazione di Venezia indi notabilmente si accrebbe, come può desumersi da quanto vado a riprodurre col Prospetto riassuntivo, dello Stato personale del Clero della Città e Diocesi di Venezia per Vanno 1858, col quale già ne’§§ Vili e X riportai quellad’ogni parrocchia, non ostante che nella proposizione concistoriale pel concistoro de’ i5 marzo 1858, per provvedere la sede vacante patriarcale, per non avere calcolato gli abitanti delle Forame, della città si dica : In cuius atnbilu septe/n circiter mìlliariunì sexdecim mille pene domus, etcentum vigilitiincolarum millia adnu-merantur. Debbo inoltre avvertire, che essendomi proposto di riprodurre qui la statistica deWoStato personale,\n ognuna delle suddette parrocchie ripetei le sue cifre degli abitanti che conteneva al 3 i ottobre 1857, ina nel complesso si possono aggiungere circa altri 10,000 a-bitauti. Si divide il Prospetto in 5 ca-