città,e dal vicino ponte del Lovo si arriva a s. Salvatore.—Possiede Venezia in grandissima quantità rare pitture, sculture, libri, stampe, antichità, collezioni, raccolte d’ ogni genere : oltre alle copiose già mentovate, ricorderò quelle che sono ne’seguenti palazzi e case. Giovanelli, galleria con copia di scelti dipinti d’ ottimi maestri. Gradenigo, ricchissima raccolta di medaglie greche e romane, ed alcune sorprendenti per la loro rarità.Schiavoni. Teotochi-AIbrizzi (poco distante dal già soggiorno del conte Cicognara, e perciò già ricchissimo di pregiate cose di belle arti,fra le quali due busti in marmo scolpiti da Canova), dove s’ ammira la testa d’ Elena in marmo, dono di Canova alla contessa Isabella Teotochi-AIbrizzi, che ne avea descritte le opere, siccome letterata stimata. Giova ricordare eziandio la copiosa raccolta di C.Pucchetti nel palazzo Marcello alla Maddalena, e quella di Cle-menteBerdutoas.Zaccaria.Eguali raccolte,musei e gallerie sono in cent’altri luoghi della feconda città delle cose meravigliose, oltre quelle che andai descrivendo. Il Sansovino nella sua Fenetia, città no-lilissimaet singolare,coll’aggiunte dello Stringa e del Martinioni, riporta la descrizione dell’ antiche raccolte o studi d’anticaglie, gallerie, musei, studi di musica e di arme, riprodotta a p. 435 e seg. dal Mulinelli ne’suoi Annali Urbani di Venezia. Principalissimo a’tempi denominali scrittori era lo studio d’anticaglie e medaglie del patriarca di Aquileia Giovanni Grimani, formato da’cardinali suoi antenati colle statue e medaglie avute da Roma, Costantinopoli, Atene e da tutta la Grecia, per cui vi fabbricò apposito luogo perchè si godessero degnamente, pieno di bellezze e rarità di sculture in marmo e di bronzo, studio di medaglie d’oro, d’ argento e di rame. Nel visitar- lo 1’ anno i5y4 Alfonso 11 duca di Ferrala ed Enrico lil re di Francia, v’impiegarono un giorno. Rinomati erano gli studi, gallerie e musei Loredano, Yen* 449 dramino, di dueMocenigo,Duodo, di due Erizzo, Zeno, Grilli, Bernardo, Cornalo, Gambacorta, A triadi, Soperchio, Ca-listano, Domenico dalle due Regine,Dia-mantaro ed altri molti. Celebra lo Stringa lo studio di Federico Contanni composto di oggetti provenienti d’ Atene, da Costantinopoli, dalla Morea e dall’ isole dell’ Arcipelago, e statue pregiatissime, fra le quali della famosa Cleopatra regina d' Egitto, in due pezzi ; quella però dall’umbilico in giùappartenendo al suddetto patriarca Grimani, questi ottenne l’altro pezzo più nobile dal Contarmi, a patto di goderlo finché viveva, e alla sua morie tornasse all’altro. Possedeva pure studio con infinite medaglie d’ o-ro, d’ argento e di bronzo; oltre una raccolta di pesci di lontani paesi. Avea quadri d’eccellenti pittori antichi, anche di musaico, come il ritratto di Sisto V. Il nobile studio passò per eredità a Carlo Ruzzini, il quale avea anch’egli stupende pitture, quantità copiosa di medaglie e di cose impietrite, di pietre preziose e di gioie; laonde divenne uno de’ musei più ragguardevoli d’Italia, perciò visitato da’ principi e altri personaggi che si recavano a Venezia. Rinomata eziandio fu la raccolta di quadri e sculture d’ Ottavio Fabri, oltre le collezione di superbe pietre, e di strumenti geometrici e matematici. Gallerie di quadri possedevano Luigi Barbarigo, Angelo Morosini, Nicolò Corner nel palazzo a s. Maurizio, Leonardo Pesaro, Luigi Molin, Luigi Pisani, i fratelli Grimani, Francesco Pisani, Giulio Giustiniani, NicolòSagredo, LorenzoDelfinonel palazzo a s. Salvatore con diverse statue antiche,GirolamoCon-tarini anco con medaglie e curiosità, Girolamo e Barbon Pesaro, Morosini a s. Moisè con medagliere, preziosissimo e copioso essendo quello di Valerio da Riva. Le gallerie de’Vidman, di Giuseppe Bon-fadini, Donato, Ottavio de Tassis generale delle poste imperiali econ medaglie, Giovanni Crivelli oltre la libreria e l’an-