gio funebre, che 1’ amore pel defunto del professore e censore dello stabilimento d. Loren/o Gallo pubblicò col titolo: Orazione funebre, ec. Ad ulteriore testimonianza di stima e d’affetto pel prelato, Gregorio XVI perchè nel liceo convitto restasse sempre presente e onorata l’effigie del suo benemeritoi." provveditore, dall’eucomiato scultore fece replicare il suo busto in marmo e l’inviò in dono all'i. r. stabilimento, insieme a 5o esemplari esprimenti il monumento sepolcrale,oltre il rame stesso dell’incisione,qualora se ne volessero trarre nuovi esemplari. Mentre questi pontifici! doni viaggiavano, il rispettabile immediato successore nel provveditorato, tuttora in carica, mg.r Luigi Dalla Vecchia, canonico onorario della basilica di s.Marco, grande estimatole del pianto prelato, dolente che lo stabilimento non ne avesse il ritratto,poiché la modestia di ing.1 Traversi non consenti mai che si ritraesse, si fece riverentemente a domandarlo al Papa, a mezzo del nobile Carlo Michiel i. r. consigliere intimo, decorato della croce civile d’onore, e fatto commendatore dell’ordine di s. Gregorio dal suo istitutore. Questo egregio signore recatosi in li orna, ed accolto benignissimamente da Gregorio XVI, espose le vive brame del lodato provveditore. «Il SantoPadre interrompendolo con quel sorriso, onde lutti , ma i suoi veneziani (coinè sempre gli appellava) peculiarmente riconforta, Ben godo, gli disse, d’aver prevenuto i desiderii di quel provveditore,ed è già in viaggio il busto che brama”. E iti fatti dopo pochi giorni giunse al liceo convitto col resto. Tanto segnalato dono , da singolare amorevolezza e liberalità accompagnato, richiedeva che pubbliche azioni di grazie si rendessero all’Ec-celso Donatore, e ciò eseguì degnamente l’encomiato odierno provveditore con facondo, erudito e cordiale discorso, di cui mi sono giovato, intitolato, con dedica al benemerito podestà di Venezia conte Giovanni Correr : Nella inaugurazione del 229 Busto di mg.' patriarca di Costantinopoli Anton AI.“ Traversi, dono di S. S. Gregorio XVI all'imp. reg.Liceo-Convitto di Venezia, Discorso dell’ab. Luigi Dalla Vecchia provveditore, letto il 3 settembre nella grand’aula del Liceot Venezia Andreola tipografo editore 1844-Oltre il provveditore vi sono nello stabilimento, il censore, il segretario assistente, P economo, 5 prefetti di camerata, il chierico, l’ostia rio, 102 convittori e 14 domestici. Il convitto collegio è annesso al liceo, i cui allievi ne frequentano le scuo> le, e quelle dell’unitovi ginnasio. 10. Benedettini cluniacensi e Francescane di s. Croce. La chiesa essendo stata una delle parrocchie, nel n. !\i del § Vili, parlai de’monaci, delle monache e della chiesa,dicendo le religiose levate nella generai soppressione, e demolita la chiesa e il monastero, si formò col suo- lo un vasto giardino. 11. Canonici regolari Portuensi e poi di s. Agostino di ÌMCea, di s. Maria della Carità. Nel sestiere di Dorsoduro, circa il 1 120 Marco Zuliani offrì a Dio e all’ apostolo s. Pietro i suoi averi nelle mani del celebre cardinale Pietro vescovo di Porto, a cui pel primo fu unita 1’ altra sede delle ss. Seconda e Ruffina o di Selva Candida,allora pontificio legalo in Venezia, acciocché con essi fabbricasse una chiesa ed un monastero pe’canonici regolari, promettendo perciò alla camera apostolica l’annuo censo perpetuo d’un bisanzio d’oro. Il cardinale reso tutto noto a Papa Calisto II, questi con lettere lodò Marco e l’anirnò all’esecuzione,inviandogli una pietra benedetta da collocarsi nelle fondamenta della nuova chiesa. Questa fu fabbricata coll’invocazione di s. Maria, e venne offerta a’canonici regolari di s. Maria in Porto di Ravenna; ma essi procrastinando d’as-sumerue il governo,Papa Innocenzo II nel i 134 ingiunse loro, odi tosto prenderlo ovvero di rinunziarvi per consegnarla ad altri canonici. 1 poi lueusi accettarono e 23