avea acconsentito pel suo trasporto a Venezia. 11 Corner lo chiama i.° custode de’ ministri della cappella ducale. 3. Giovarmi /, prete nel 982 sottoscrisse la carta di donazione a’ben^dettini dell’ isola e chiesa di s. Giorgio, del tribuno Meuimo, nella quale si qualificò: Primiceriusecclesiae B. filarciEvangelistae. 4. ¡Nel 1 o38 Capuano, prete e primicerio, qual notaio compì una carta di commutazione tra Giovanni Marzano pievano di s. Moisè, e Maria vedova di Giovanni Monetario. 5. GiovanniII, diacono e primicerio, sottoscrisse nel 1 107 al documento di donazione della chiesa di s. Archidono di Costantinopoli, fatta dal doge Falier a Giovanni Gradenigo patriarca di Grado. 6. BonoalcLo, nell i5a sottoscrisse una sentenza a favore del pievano di s. Maria di Murano diocesi di Torcello, ed intervenne al concilio provinciale convocato dal patriarca di Grado Dandolo. 7. Benedetto Falier veneto, nel 1 180 eletto primicerio , diventò patriarca gradese nel 1201. 8. Simeone IArulrado, di cui trovasi memoria nel i2o5 nel catalogo de’ benefattori del monastero de’benedettini di Padolirone o Polirone nel Mantovano, g. Lorenzo Tiepolo, è ricordato in un documento dell’ archivio di s. Salvatore di Venezia del 1207.10. Andrea Canal veneto, eletto nel 1208. 11. Giovanni III Andrado,del 1209. iz.LeonardoQuirini veneto, del 1229 e patriarca di Grado nel 1238. i3 .Jacopo Bellengo veneto, cappellano o canonico di s. Marco, indi pievano di s. Bartolomeo, e primicerio uel 1251, anno in cui pel 1.° ottenne le menzionale insegne vescovili e 1’ uso de’pou-tificali. i4. Pietro 1 Correr nobile veneto, primicerio nel 1274, si trovò presente uel 1281 all’atto del vescovo di Castello Bartolomeo Quii-ini, col quale stabilì priore dell’ospedale di s. Lazzaro il prete Antonio. 15.Sirnone II Moro, dopo aver governato successivamente le chiese parrocchali de’ss. Gervasio e Prolasio, di s. Barnaba e di s. Pautaleone , fu creato 99 primicerio nel 1287, stabilì le regole per celebrare i divini uffizi nella basilica; nel 1290 con Bernardo vescovo di Padova e l’abbate di Pomposa pronunziò sentenza in favore diFilippo vescovo diTrento contro il conte del Tirolo, e nell291 divenne vescovo di Castello. 16. Bartolomeo I Quirìni, gli successe prima nel primice-riato e poi nel vescovato. 1 7. Marco Paradisi, eletto nel i2g3. 18. Matteo Ve-nier veneto, nel 12g8 per delegazione di Bonifacio Vili, destinò a diversi monasteri gli espulsi frati col loro priore del monastero delle Vergini, neh 3o 1 sciolse le monache di s. Lorenzo dalla scomunica del vescovo di Castello, e fece ordinare il ceremoniale per la chiesa di s. Marco. 19. Costantino Loreclan, ne! 1328 e nello stesso tempocauonico di Castello e pievano della chiesa parrocchiale di s. Leone,indi nel 133 1 si compose col pievano e col capitolo di s. Geminiano circa la divisione delle decime,colla mediazione del vescovo di Castello Angelo Dolfin : fatto vescovo di Città Nova, neli343, non potè aver la pontificia conferma. 20. Giovanni IV Boniolo 0 Bagnolo dottore in legge,è memorato in una lettera ducale deli347 re" lativa all’uffiziatura della basilica di s. Marco e al mantenimento del suo clero. ni .Giovanni V Loredan veneto, non essendo ancor prete fu eletto primicerio da’ canonici di s. Marco nell354) a’qùali secondo la consuetudine ne spettava l’elezione, e confermato dal doge Andrea Dandolo; fu ad un tempo stesso canonico di Castello,alcui vescovalopromosso nel 1 3go, pochi giorni dopo passò all’ altro di Capodistria. 21. Francesco I Bembo, canonico di Modone e della basilica ducale, fu eletto da’eauonici primicerio a’2 1 giugno i3go, sotto il cui governo fu ridotto il numero de’ cappellani ducali o canonici, a 26; e nel i4oi divenne vescovo di Castello. 23..Giovanni VI Loredan veneto, gli successe per elezione de’ canonici, ed era canonico di Castello. Desideroso di salvar la vita ad un reo di