28 caie di Vem-Ja, lettera elisror.wa, Ve-Dezia litografia Alvisopoli 1837. Lettera di Francesco Sansovino intorno al Palazzo Durale, ripubblicata con illustrazioni, Venezia 1829. Tra le cose trasportale nel maggio 1811 in questa biblioteca da quella camaldolese di s. Michele di Murano, di cui farò parola nel g XVIII, n. 18, con analoghe nozioni, devo fare ricordo del famoso Mappamondo disegnato verso la metà del XV secolo dal veneto fr. Mauro camaldolese di s. Michele di Murano e cosmografo incomparabile, di cui si ha: Il Mappamondo di Fra. Mauro camaldolese descritto al illustralo da cl. Placido Zurla dello stess’ordine, Venezia 1806, colla meda* glia in di lui onore coniata e l’abbozzo del Mappamondo. — Questa insigne biblioteca contiene ancora un museo con parecchi preziosi oggetti d’arte e d’antiquaria. Se ne resero benemeriti due Grimani, tino cardinale e l’altro patriarca d’Aquileia, il procuratore Contarmi e il ricordato Zu-lian.Lecose più pregevoli sono: 1.“due bassorilievi di marmo patio con 4 putti ni che tengono lo scettro di Giove e la spada di Marie;lavorosìantico eslupendo,che venne attribuito a Fidiuod aPrassitele: 2.° la Leda ingannata da Giove sotto il sembiante di Cigno: 3.“ l’A pollo citaredo: 4-° la Cleopatra,statua conservatissima di greco lavoro: 5.° la statua di Castore: 6.“ il gruppo di Fauno e Bacco : 7.0 la Venere Ortense: 8.° il Gladiatore moribondo: g.° il Ganimede pendente in aria dagli artigli dell’ Aquila. Vi sono altre cose d’infinito pregio, medaglie , cammei ec.: l’insigne cammeo del Giove Egioco fu trasportato a Parigi, e poi restituito alla biblioteca. I quadri storici che adornano la sala del museo della Marciana,esprimono le seguenti cose. Offre il 1,° Alessandro III riconosciuto dal doge Ziani e dalla Siguoria nel convento della Carità : opera degli eredi di Paolo , i quali condussero eziandio il vicino quadro collo stesso Papa e il Doge, che congedano gli ambasciatori, cui mandano a Federico I. Sopra la finestra il Papa, che dà il corno o berretto ducale al doge, è di L. Bussano. Il quadro co-gli ambasciatori che si presenlauo a Federico I in Pavia, è di J. Tintoretto.L’altro col Papa che dà il bastone al doge, quando s’imbarca per comandare la flotta, è di Francesco Bassa no. Sopra la porta, il Doge che parte benedetto dal Papa, è di Paolo Fiammingo. Ottone figlio di Federico I, fatto prigione da’veneli, è di Domenico Robusti come il padre cognominato Tintorelto. Sopra la porta Ottone presentato al Papa dal doge, è d’Andrea Vicentino. Otlone rimandato al padre acciocché netratti la pace, é del Palma giovine. Federico I che si presenta al Papa, è opera copiosa e bella di Zuccaro. Sopra la porta l’arrivo del Papa, dell’Imperatore e del Doge ad Ancona, è del Gain-baratto. Il Papa che fa donial dogein s. Pietro di Roma , è di Giulio dal Moro. Tra le due finestre, che hanno al di sopra figure allegoriche di Marco Vecellio, il ritorno del doge Contarmi, vincitore de’ genovesi, é opera che Paolo condusse negli ultimi suoi anni, ma con calore e sapore di colorito. Baldovino I coronato imperatore dal doge Dandolo a Costantinopoli, è dell’Aliense. Baldovino I eletto imperatore in s. Sofia, é di Andrea Vicentino. Sopra la finestra le due figure simboliche, di Marco Vecellio; dopo la finestra, Costantinopoli presa la 2.a volta da’veneti, è di Andrea Vicentino. Costantinopoli presa la 1 ,a volta da’veneti, del Palma giovine. Dopo le figure allegoriche dell’Aliense sopra le finestre, é del ricordato Vicentino, Alessio che invoca la protezione de’ veneti a favore di suo padre Isacco imperatore greco. Presa di Zara di D. Tintorelto. Assalto della stessa di A. Vicentino. Dopo le altre figure allegoriche dell’A Mense sopra la finestra, Lega del doge Dandolo con i cro-cesignati, del Le Clerc. Nella parete sopra il trono il Paradiso ; opera senile di J. Tintorelto, ne mostra il genio