gresso dell’articolo, de’ tornei parlandone nel § XVI, il. 5. Nelle grandi inondazioni si vide la medesima piazza allagata, popolata di gondole, offrire 1' a-spelto d’ uno spettacolo singolare. Come in altre chiese, e lo descrissi in diversi luoghi, si soleva lanciare a volo dal pronao della basilica di s. Marco molte colombe nella giuliva domenica delle Palme, ed anche in altre chiese di Venezia. Alcune di esse sottraendosi dalla caccia che ne faceva il popolo, cercavano rifugio nel tetto della basilica o sotto i piombi del propinquo palazzo ducale, ed ivi si propagarono. Per alimentarsi discendendo nella piazza tra il popolo, rispettandone questo l’innocente fidanza, se ne compiacque, e lostesso governo volle contribuire al nutrimento loro, con ordinare ad un ministro de’vi-cini pubblici granai (nell’area occupata nel principio di questo secolo da’giardi-ni reali), oltre il far costruire alcune e-sistenti cellette pe’ loro nidi, di far gettare ogni mattina all’ora di 3.“ una quantità di grano per la piazza e per la piazzetta. Tale costume cessò colla repubblica, laonde ta razza delle colombe si disperse per la città e pe’ suoi campi o piazze in cerca di cibo. Nondimeno un numero ne restarono nella piazza, e nel i833 vidi quelli che amorevolmente gettavano loro il nutrimento. — Formando il principale prospetto della meravigliosa piazza dis. Marco e chiudendone T orientale lato il sublime capolavoro della Basilica Marciana di questa passo a parlare. § V. Basilica patriarcale di s. Marco Evangelista, originata dalla reposizione del suo sagro Corpo. Suoi rari, copiosissimi e splendidi ornamenti di marmi, di pitture, di musaici, di sculture in marmo e in bronzo. Sue parti. Esterno : Fronte principale decorata da’ 4 famosi cavalli di bronzo. Atrio e sue cupo lette. Porte di bron- 43 so. Interno: Cupole, Navi, Presbiterio, Crociera. Identità del corpo di s. Marco e sue invenzioni. Pala d o-ro. Sotto-Confessione. Sagrestia e sue porte di bronzo. Altari. Simulacri. Battisterio. Tesoro di s. Marco. Santuario delle ss. Reliquie. Sedia marmorea, già supposta cattedra di s. Marco. Prerogative della basilica. Procuratori di s. Marco. Se fra le meraviglie non solo d’Italia, ma d’Europa e del mondo cristiano meritamente ha grido e preminenza la città di Venezia; vanto primario de’veneziani è l’augusto e venerando tempio, già re» già basilica primiceriale e cappella ducale, ed ora i. r. basilica dis. Marco Evangelista, fregiata del primario grado ecclesiastico di patriarcale e metropolitana primaziale, comunemente cognominata JÌIarriana.Questo sontuoso edifizio, cattedrale^ ad un tempo i.’decania urbana e parrocchia, nel sestiere di s.Marco,è uno de’più meravigliosi monumenti dell’antica grandezza e dello splendore delle repubbliche italiane,chesursero nell’epoca in cui, diradandosi le tenebre,a poco a poco tornò a diffondersi la luce dell’arti per tutta Europa. Il cav. Cicognara, nome celebre, afferma non potersi stabilire con ¡storica precisione l’anno della prima fondazione, e neppure quello della consagrazione del tempio, la quale tutta-volta egli crede seguita appena ne fu chiuso il recinto. Il doge Selvo nell’anno 1071 la ridusse allo stato presente, incrostandola di marmi orientali e di musaici ammirabili, facendo venire diversi architetti all’oggetto. Potè la chiesa finalmente consagrarsi nel i o85, come dice il Zanetti, o nel iog4 come piace al Carli, o nel 1 1 1 1 come scrive l’Anoni-mo. Però lo Stato personale del Clero dichiara che fu consagrata 1’ 8 ottobre io85, e cosi il Corner. Il degno annotatore diffuso del Cicognara, il eli. Zanot-to, rettifica il di lui asserto sull’ origine