tizie storiche delle chiese e monasteri di Torcetto, e col Moscillili, Guida per Venezia, non possedendo la sua Guida per I’ isola di Murano accresciuta di annotazioni, e di un Discorso intorno all'isola di s. Giorgio Maggiore, ristampata in Venezia nel 1808 dal Palese. Chiesa dis. Maria Assunta e di s. Donato vescovo e conjessore, parrocchia e vicariato patriarcale, padronato de’capi di famiglia, con pievano e vicario foraneo, ed altri 4 sa* cerdoti. E' una parte del comune di Murano, con anime 1 148. E' ragionevole il credere che il vescovo d’Altino Paolo I, o il successore Maurizioo Mauro, che per l’irruzione longobarda del 635 stabilirono il loro vescovato in Torcetto (P e il 2.0 per divina rivelazione sotto l’invocazione di diversi santi eresse molte chiese ne’ luoghi della sua diocesi , oltre la cattedrale di Torcello designata dal predecessore, non avrà voluto lasciare senza chiesa e senza sacerdoti un’ isola di sì ampio circuito, qual è Murano, nella quale eransi ricovrati tanti attillati; anzi siccome in Torcello avea dedicata la sua cattedrale alla Madre di Dio sotto il titolo della di lei Assunzione, così avrà voluto che in Murano, la maggiore di tutte l’altre isole del suo vescovato, si ergesse alla stessa gran Madre di Dio una chiesa parrocchiale pel popolo sotto l’invocazione dello stesso mistero. Il Corner che tanto riferisce, rigetta apertamente l’opinione che la chiesa matrice di Murano si attribuisca ad Ottone I il Grande, che regnò dal 962 al 973, come imperatore d’occidente, il quale navigando per 1’ Adriatico, sorpreso da pericolosa burrasca, volò l’erezione d’ una chiesa alla ss. Vergiue nel luogo ch’ella disegnasse; e qualifica pure favoloso il racconto della seguita visione , in cui la B. Vergine gl’ingiunse fabbricarla in quest’isola nel sito coperto di gigli rossi, onde fabbricata la chiesa uoii corrispondente alla maestà imperiale, tuttavia v’m-vitó a consagrarla Papa Giovauui XII 6 7 t (se fosse vero, l’epoca sarebbe dal febbraio 962 all’ottobre 6g3 ol più, se vogliamo considerare Ottone I quale imperatore), che impedito dol governo della Chiesa universale vi destinò il patriarca di Grado, che l’eseguì a’ 15 agosto 957. Essendo ignoto l’anno preciso in cui il vescovo Mauro la fondò, così non si conosce quanto in essa seguisse fino al 909, nel quale Michele Monetario eletto pievano della basilica di s. Maria Plcba-nia di Murano giurò ubbidienza a Valerio vescovo della chiesa Altinate, obbligandosi d’uccompagnarlo secondo l’antica consuetudine, allorché annualmente portavasi a Grado, per la festa di s. Er-inagora e pel concilio provinciale che pure annualmente tenevasi. Si dichiarò altresì tenuto a decorosamente riceverlo e trattarlo di pranzo nella domenica in Albis, nella quale soleva recarsi a celebrare e conferir la cresima nella matrice di Murano, ove pure interveniva in uno de’ giorni delle Rogazioni. Da tuttociò rilevasi di quanta considerazione fosse sin da’teinpi remoti nella diocesi di Torcello la chiesa matricedi Murano, che per singoiar prerogativa possedeva il fonte battesimale in una cappella rimpetto alla chiesa, cosa inusitata in que’ secoli fuori delle cattedrali. Però quanto all’erezione della chiesa, lo Stato personale dice credersi fabbricata nel 980 dall'imperatore Ottone III (allora viveva Ottone II figlio del sunnominato, a cui successe nel 993 il proprio figlio Ottone III creato imperatore nel 996), per voto fatto in una burrasca da lui sofferto al tornarsene dall’assedio di Bari. E si soggiunge, pare per altro che esistesse sino dal secolo VI, e si sacheBuonoBlancanico patriarca di Grado la consagrò a’i5 agosto g57 per de» legazione del Papa Giovanni XII. Furono poi pievani Michele Ostiario, indi Marino Stitadei, al quale con giuramento promisero nel io63 il vicario e parrocchiani di s. Stefano (le altre parrocchie di Murano, come dirò, eruuo