2g2 condo lo Stato personale, consagrò la nuova chiesa co’suoi 7 altari (il cav. Ci cogna che senza l’aggiunle e le correzioni impiegò 1 59 pagine in illustrarla, dice che la consagrazione seguì nel i5oì)ì! veneto Giulio Brachetta arcivescovo di Corinto, e si commemora la i.a domenica di maggio. ludi nel secoloXVI I la chiesa fu rinnovata e ridotta nell’attuale sua forma. Adiacente eravi la confraternita di s. Andrea; e nella chiesa quelle del Suffragio del Crocefisso, e de’Muschieri, la cui arte era uno de’10 colonnelli che formavano il corpo dell’università arti-stisca de’Marzeri. Le monache durarono sino alla generale soppressione, imperocché passate temporaneamente nel monastero le religiose di s. Lucia nel 1806, di poi l’agostiniane grigie doverono evacuarlo nel 181 o. Queste monache erano esperte ne’lnvori delle mani, e facevano bellissime palme con fogliami d’oro, d’argento e di seta, che si solevano presentare in s. Marco nella domenica delle Palme al doge, alla dogaressa, agli ambascia-tori ed al primicerio. Ora non vi rimane che la chiesa, la quale sino dal 18 io serve di succursale alla parrocchia di s. Nicola daTolentino. Nella chiesa di s.An-drea, ne’due altari, al fianco della maggiore cappella, vi ha duebellissimi dipinti. Il s. Girolamo nel deserto, è uno ile’ nudi più svelti e belli che Paolo condusse, se non il più bello; nel s. Agostino di Paris Bordone si ha una lesta sì viva e vera, che sembro del pennello di Tiziano e di Giorgione. La mole dell'altare maggiore è I’ ultima scultura di Giusto le Curt. Nel coro, nell’organo e altrove vi sono dipinti di D. Tintorelto. 38. Umiliati, poi Canonici regolari di s. Giorgio in Alga, indi Cistcrciensi di s. Cristoforo martire, volga mielite.e. Mrt-ria o Madonna dell’ Orto, o s. Maria Of/orf/errt.FraTiberiode’Tiberii da Parma generale degli Umiliati, colle limo-sine raccolte da’venezinni, nel sestiere di Canalregio fondò la chiesa e il mouasste- 10 circa la metà del secolo XVI col titolo di s. Cristoforo martire (così il Corner e il Cicogna, ma lo Stato personale dice nel 1371, erroneamente perchè nel 1371 morì Tiberio, e il monastero era stalo fondato assai prima da lui) e morto illustre per meriti e virtù nel 137 1 fu riposto decorosamente nella chiesa non finita; al cui compimento nel 1377 permise il consiglio de’Dieci, «he sotto l’invocazione del s. Titolare si potesse istituire una compagnia onde colle limosine de’ confratelli si terminasse interamente. Procedendosi ne’lavori, nello scavarsi la terra in orto contiguo al monastero, si trovò la divota immagine rozzamente scolpita in marmo, rappresentante Maria Vergine col divin Figlio in braccio, la quale tosto acquistata da’ con* frati di detta scuola la collocarono nel— P oratorio da loro di recente eretto a s. Cristoforo. Convien credere che di debole struttura fossero la chiesa e il monastero cominciati dal generale Marco, perchè i confratelli della scuola di s. Cristoforo acconsentirono chela ss. Immagine si traducesse nella chiesa di s. Cristoforo, acciò coll’offerte e limosiue per essa acquistate si potesse costruir di nuovo la chiesa e il monastero; indi il maggior consiglio nel 1399 assegnò 200 ducati d oro pel restauro della cadente chiesa di s. Cristoforo. Tradotto il venerabile simulacro nellachiesadi s.Cristoforo, ove risplendendo con grandi ed evidenti miracoli, die’ motivo che lai." denominazione si cambiasse ¡11 quella della Madon~ na dell' Orlo, per essere stato trovato nel delto orto, cui poi proseguì ad esser chiamata. Vaghi di così specioso titolo i confrati, impetrarono nel 1420 dal consiglio de’ Dieci, che pel merito d’aver essi acquistata e donata alla chiesa la prodigiosa immagine, dovesse per l’avvenire chiamarsi la loro scuola di s. filaria dell’Orto, titolo che per nuova permissione dello stesso consiglio accordato 7 giorni dopo, fu cambiato in quello di