con ospizio unito per ricovero de'poveri e massime de’pellegrini, secondo I’ uso di que’secoli, uiulò anche il nome nel 1233; avendo Marco II Michieli vescovo di Castello ,col consenso del suo capitolo, concesso in pieno e libero dominio l'os|ie-dale e tutta l’isola a Demetrio allora piiore, con facoltà d’adunarvi i frati, riservandosi la conferma del priore e l'an* nuo censo di due ampolle di vino da presentarsi a’ vescovi 8 giorni avanti la festa della s. Titolare. Riuscì vantaggio* so il priorato di Demetrio al monastero, a cui furono donate possessioni pel mantenimento de’cauonici.Conohbe il Corner che i lomoui si gloriano possedere il corpo di s. Eletta, ed i francesi vantarsi a-verlo rapilo e do Roma condotto in Francia; ma in Costantinopoli doversi riconoscere il sepolcro della santa, ove la fece trasportare Costantino I, come avea fatto col corpo del padre Costanzo dall’In-glnlterra ov’era molto pagano. Però anche il Piazza otAV Emcrologio th Roma, a’18 agosto festa della saula, narra che Costautiuo I fece erigere alla madre il mousoleo, ora nel Musco / alienilo, presso la Chiesa de ss. Marcellino c Fieli 0 ( f.) e il Cimiterio di Roma ( V.) in ter ditos I.anios (la delta chiesa innalzala dalla pietà e munificenza di Costantino 1 al 3.' miglio della via Labicano sul sepolcro de’nominati santi e sull’insigne ci-unici io onnesso, basilica nella (piale ebbe sepoltura la sua madre s. Elina, fu dal-{’imperatole donala,cogli adiacenti leni* melili, alla sua arcibasihca Laleianett'c, la quale fino al presente mantenendone il possesso, ebbe cura del tempio, che venuto in decadimento fu dal capitolo Lettera i.ense ora restauralo e liaperto alla venerazione de’fedeli. Tanto pubblicò il Giornate di Roma, de’a giugno 1858), ove la fece tumulare, e da dove il 1. Corpo fu (raspollato nella Chiesa iti s. Maria d'Araceli (Nel mausoleo di porfido bellissimo, tra'bassordievi vi tono i 1 ili alti di ». Eletta e di Costaoliuo 1. Il Gaf) Diario Romano, dice a’ 18 agosto: il corpo di s. Elena riposa in Aracoeli. Si poli* no vedere: il p. Casimiro da Ilomn, Memorie istoriche della chiesa di s. Maria in Araceli, §|5, Della cappelLi dis. E-lena , iletta volgarmente la Cappella Santa. Il Desozzi, La storia di lla basilica dis. Croce in Gerusalemme. Nondimeno afferma lo stesso Corucr, che alle divote richieste di Filippo II redi Spagna, il senato gli coucesse un osso del corpo della s. Imperatrice, e quindi lo fece chiudere iu follissima cassa. Unite ad esso si custodivano le altre reliquie portate d’Aicardo daCostantinopoli, cioè porzioue ragguardevole della ss. Croce, che dicesi riservatati da s. Eletta quando la trovò intera; una ss. Spina; e quelle de’ss. Giacomo Minore Apostolo, Stefano protomartire, e Spiridione vescovo di Tremilunte. Decaduto il monastero nella disciplina regolare, cadenti gli edifi-zi, decretò Gregorio XII a' 11 settembre 1407 la consegna della chiesa e monastero a’monaci oliveloiii esemplarissimi, i quali vi entrarono a'i3 ottobre,con questo però, clic il doge ne fosse patrono, ed egli desse l'investitura al priore. I monaci trovando la chiesa e il monastero privi di lutto,volevano ritirarsi, quando per 4’applicazioue del pingue legato di Tommaso Talenti a lutto poterono sopperite, ed anco sua moglie ne fu benefattrice. Il corpo del marito qui trasportato, vi fu sepolto onorevolmente. Maggiore fu poi la hbeialila di Alessandro Bui ionico fiorentino, die elesse la cappella di s. Elena per custodii ne il corpo, ove poi gli fu rullo un magnifico deposito anche per avere lisaicilo gli edifizi e aumentate le rendile. La chiesa che già ero stala restaurala e ingrandita verso il 1 a 1 a o meglio nel 1133 (nella forma tedesca assai larga e ampia che tuttora si vede, benché convertita ad altro uso; cioè la patte supcriore in ampio gì anaio, la iuferiore in mulini permacioar la farina), venne quindi consagrala * 18 aprile i5i5 dal ve-73