slus imperai. L’altro pure cantando risponde va: iSe/v/i/ii 1/710 et excellentissimo principi, et domino nostro granosissimo Dei gratta inclyto Duci Venetiarumsa-lus, honor, vilae, ac perpetua victoria. Era un inno per la conservazione del principe.Col medesimo Mulinelli, eia ci-lata opera nel § XVI, n. 2, 3 e 4> ragiono de’ costumi de’ veneziani civili e religiosi, ed eziandio delle ceremonieu-sale nelle loro nascile, matrimonii, estrema unzione e morti. § VII. Delle nove Congregazioni del Clero. Decoroso ornamento della s.Chiesa Veneziana sono le venerande Nove Congregazioni del clero , antiche ed esistenti, composte di sacerdoti veneti, che sebbene non sono, nè rappresentano il corpo del veneto clero , come dice il Corner, formano però una società ed unione, in cui vi sono persone perdollrina e per pietà le più distinte del clero. Il clero veneto ne’sinodi diocesani formasi da’ pievani e da’preti titolati, per modo che gli arcipreti stessi, che sono rettori o presidenti e capi delle congregazioni, non vengono ammessi nel sinodo, se non siano o pievani o almeno titolati d’alcuna parrocchia. Ciò non ostante le congregazioni, o presa ciascuna da se, o molto più unite insieme, fanno un corpo tanto rispettabile, in quanto che vi si vedono farne parte i soggetti cniglioii del clero. Sino da’pri-mordii della nascente città, fu la cura dell’anime amministrata da’soli preti secolari, il i.° de’quali chiamato Felice risiedette in s. Giacomo di Rialto, unica parrocchia de’primitivi abitanti, a’quali dispensava i sagramenti. Al crescere che fece ben presto il numero de’cittadini, si aumentò pure il numero delle parrocchie, nelle quali s’istituirono nuovi pastori chiamati ne’ tempi più rimoti col nome di Vicari, e poscia dalla plebe loro commessa Plebani e iu dialetto vene- 109 to Piovani,ossiano i Parrochi, delti anche Pievani, da Pieve sinonimo di Parrocchia. Come in tali ultimi articoli, io continuerò a chiamarli col più comune nome di Pievani. A questi peraccrescimento del divin culto, e per aiuto nella coltura dell’anime, furono in molte chiese aggiunti altri sacerdoti, onde formaronsi le collegiale, e gli aggiunti cooperatori furono delti Titolali per distinguerli dagli altri, che iniziali solamente a servir la chiesa, aspettano d’essere al loro tempo ammessi nel collegio capitolare; fors’an-che pel riferito a Titoli. Il senato con decreto de’7 marzo 1496 stabili, che più non dovesse a’pievani eletti vescovi darsi il possesso temporale di loro chiese, se prima non si fossero spontaneamente dimessi dall’amministrazione e titolo di pievani, per togliere il pernicioso abuso, allora in corso, per cui i pievani destina- li a’vescovati ritenevano in commenda le parrocchie e ne godevano le rendite. Ma ora conviene parlare delle IK congregazioni, e poscia dirò deU’anliche e dell’o-dierne parrocchie nel § seguente, divise in V decauie. Il fine di queste congregazioni è principalmente il suffragare i defunti, e coll’esempio loro eccitare il popolo a sì importante opera di misericordia; e in fatti l’esempio di sì saggi e pii ecclesiastici, eccitò le persone laiche ad imitarle con alcun somigliante istituto, mediante la fondazione di pii Sodalizi o Compagnie o Scuole, col qual vocabolo in Venezia si appellano le Confraternite. Prese ognuna delle IX congregazioni il nome di quella chiesa, in cui fu istituita; e fu lai.” di tulle la congregazione di s. Angelo , eretta nella parrocchiale dedicata all’Arcangelo s. Michele. Molli de’ veneti storici trattarono del ragguardevole corpo delle nove congregazioni del clero. Distintamente e con assai di erudizione se ne occupò in apposita operetta I’ encomialo Flaminio Cornei : De Cleri et Collegii noveni Con-gregationum Veneliaritm documenta et 9