per istruire le religiose all’ osservanza, le monache cappuccine Maria Zuccato veneziana, eil Eufiasia Nasini bresciana. Con solennità s’ inaugurò il monastero a’ 4 ottobre festa ili s. Francesco, le monache ricevendo nella cattedrale la comunione dal patriarca, e dopo alcune formalità il prelato impose loro la corona di spine sul capo, la candela accesa in mano, e la croce sulle spalle. Con tali ornamenti, processionalmente e precedute da lunga schiera di cappuccini, tornarono le spose di Cristo al monastero ; ove presero il velo bianco e I’ intero a-bilo serafico, e cambiati i nomi, la benemerita fondatrice Angela divenuta novizia, assunse quello di suor Francesca. Il patriarca destinò quindi al governo la Zuccato, nelle cui mani professarono Francesca e 1’altre novizie la regola di s. Chiara in lutto il rigore. Il patriarca considerando il sito di Quintavalle troppo remoto ed esposto a pericoli, d’accordo co’ protettori delle religiose, le trasferì a’ 14 giugno 1612 in faccia al monastero di s. Girolamo, in ristretto e benedetto chiostro, nel sestiere di Canuare-gio. Di poi le monache lo dilatarono, e fabbricarono la povera e decente chiesa, la cui i." pietra a’ 17 agosto 161 4 pose il patriarca Vendramin, sotto 1’ invocazione di s. Maria Madre del Redentore ; e con questo titolo e quello di s. Francesco e s. Chiara (u consagrata il i.° ottobre 1623 dal patriarca Tiepolo. In seguilo da questo monastero, 3 religiose passarono a fondar quelli per le cappuccine di Vicenza nel 1629,di Padova nel i633, nell’ isola di s. Maria delle Grazie nel 1671, di cui parlerò nel u. 3 del § XV111. Le cappuccine quivi rimasero sino al 1810, nel quale anno furono soppresse in uno agli altri claustri. La chiesa fu allora dichiarala sussidiaria ossia oratorio sagramentale della vasta parrocchia di s. Marziale. Le monache la riebbero col monastero, autorizzate a ristabilirsi per la sovrana risolu- 335 zione dell’11 ottobre 1826. Nella chiesa vi è un’ opera del Palma giovine. 67. Minori Osservanti Riformali dì s. Francesco del Deserto e di s. Bonaventura in isola. V. il § XVIII, n. 11. 68. Agostiniane, ed ora Eremitane Servile di Gesù, Maria, Giuseppe, già di s. Maria del Piatilo di presente occupata dall’ Istillilo Canal delle Figlie del Sagro Cuore. La fondatrice di questo monastero, già delle Agostiniane dette Muneghette, suor Angela M. Pasquali veneziana, in tutta la sua vita presentò un corso mirabile di disposizioni della divina provvidenza, che la volle istitutrice, malgrado molte umane contrarietà, che vi si opposero, narrale dal Corner. Dalla sua infanzia die’segni di santità, e divenuta orfana de’genitori a q anni, addotto per madre la B. Vergine e sempre ne provò gli elletti prodigiosi. Condotta dallo zio in Caudia, ivi lo perdette, onde tornata a Venezia fu abbandonata da tulli. Dopo altri inforlunii, matura alla grande opera a cui Dio 1’ aveva destinata, diverse donzelle nobili e civili fattesi sue discepole, conobbe la serva di Dio d’ essere destinala alla fondazione di un monastero; ed anco per questo fu bersaglio di contrarietà e persino segno di calunnie, finché Dio in premio di sue rare virtù cambiò i persecutori in protettori. Superate tutte le difficoltà, nel sestiere di s. Croce acquistò alcune case, e ridotte in forma di piccolo monastero, nel suo oratorio dedicato a Gesù e Maria pel 1.° celebrò la messa a’25 febbraio 1623 il patriarca Tiepolo, il quale comunicò Angela e le verginelle sue figlie. Scelta per norma la regola di s. Agostino, nel i633 s’intraprese l’erezione di angusta chiesa colla medesima invocazione dell’ oratorio, e potè esser solenne-mente benedetta a’ 26 luglio 1634. A11. che nella pontificia conferma della regola e del monastero, la serva di Dio patì contrarietà, e finalmente colle orazioni 1’ oliarne ila luuuccuzo X il i.° luglio