94 allora il capitolo di s. Pietro, di 13 canonici, de’quali 3 dignitari, l’arcidiacono, l’arciprete colla cura d’anime, a cui il Tiepolo annesse l’ufficio di penitenziere, un canonico esercitando quello di teologo, 3.a dignità essendo il primicerio. Esservi inoltre 6 sotto-canonici, 3 sagristi, 4 accoliti, ed altri chierici; gli alunni a-scendere a più di 4o. » Eligit Capitulum ex numero Subcanonicorum Canonicos ornnes praeter primam diguitatem,ciiius electio spectat ad Summum Pontificem, et Canonicum Theologum , quem eligit D. Patriarcha : Praeterea Subdiaconos omnes, Sacristas,qui etiam curati dicun-tur, et semel a Capitulo electi anni sin-gulis confirmantur, atque etiam Acoly-tlios; hos tamen cumulative cum anti-quiore ex Canonicis residentibus, necnon et seniore de familia Contarena ex insti-tutione Antonii Contareni Patriarchae fundalorishujusmodi Acolythorum.Eligit quoque aliosi 2 Canonicos de numero Plebanorum Ecclesiarum Collegiatarum insignium huius civitatis ex privilegio A-lexandri VI, qui festis solemnioribusiu-serviunt praesentia sua oi natusEcclesiae, gaudentque specialibus praerogativis Marra l’ab. Cappelletti, che Pio VII eletto in Venezia, giunto in Pioma, volle attestare la sua riconoscenza al clero veneto, concedendo col breve Adcc.teras laudes, de’6 settembre18oo,clie riporta, al capitolo de’canonici della basilica metropolitana, che siuo allora non avevano altro distintivo corale se non la sola almu-zia ossia zanfarda, 1’ uso del rocchetto e della mozzetta paonazza, e d’una croce pettorale coll’effigie de’ss. Pietro e Paolo Apostoli, una per parte, appesa ad un cordone di seta nera; a’mansionari poi, o sotto-canonici, accordò 1’ uso dell’ almu-zia foderata di pelli. Le quali insegne, tutti potessero usare in coro, in capitolo, nelle processioni e altre ecclesiastiche funzioni, si nella cattedrale e sì per tutta la patriarcale diocesi diVenezia. Inoltre farò qui menzione, che Pio VII già e perlostes- so moti vo concesse col bre ve Sincera fi dei, de’22 agosto 1800, Bull. Rom.cont. 1.11, p. 35 : Jndullum utendi rocchetto prò moderno abbate monasterii Vangadi-tiae Venetiarum, et successoribus abba-tibus in perpetuimi. Avea pure spedito il breve Sincera fidei ac piae , de’ 5 settembre 1800, Bull, cit., p. 38; Con/ir-matto indulti utendi birettino et rocchetto cimi manicis, et concessio usus preli-nae prò moderno abbate , ejusr/ue successoribus monasterii s. Michaelis de Murano congregationis camaldulensis. Nellostesso mesea’12 settembre, Pio VII volle altresì decorare i parrochi della città, mediante il breve Quem sibi honorem, presso il Bull, cit., p. 39: Indultum perpetuimi gerendi rocclicttum et mozzet-temi tiigri colorisca choro, in processio-nibus, et in omnibus publicis ecclesiastici s fune tionibus, prò civitatis Veneti a-rum Plebanis. Così Pio VII onorò il clero secolare e regolare di Venezia, anzi alle monache di s. Croce del 3.° ordine di s. Chiara col breve Vester exiguus nu-merus, de’2 1 novembre 1800, Bull, cit., p. 80: Facultas monialibus monasterii s. Crucis Venetiaruin recitandi matuti-num et laudes post solis accasimi diei antecedentis , non jejunandi tjuotidie tempore adventus, dormiendique. in ce.l-lis seorsini. Di altre dimostrazioni del paterno amore di Pio VII per Venezia, a suo luogo ne parlerò. Ora mi occorre tornare al capitolo di s. Pietro. Piacconta Pah. Cappelletti , che il patriarca Gam-boni, nella suddetta traslazione di quella cattedra nella basilica Marciana, con fusione de’due capitoli, invece di far sanzionare dalla s. Sede l’innovazione essenziale del decreto vicereale, si die’ piuttosto premura di favorire il nuovo corpo canonicale, mentre quello di s. Pietro non a-vea potuto indossare giammai l’insegne accordate da Pio VII , per negarne sempre il permesso la civile podestà, massime l’uso della croce pettorale. Laoude avendo egli supplicato Pio VII per le se-