336 i(>47- Allora scelta ad effettuare la canonica istituzione l’idonea agostiniana del monastero di s. Andrea, suor Cherubina Balbi, quasiché più nulla restasse a suor Angela da fare, placidamente riposò nel Signore a’ 12 aprile i652 di go anni. Il patriarca Morosini,a consolazione delle desolate religiose, costituì la medesima Balbi in 1priora del monastero, e tale divenne per la formale clausura impostagli. La piccola chiesa fu poi abbellita, e decorata col corpo di s. Sabina martire, e delle leste de’ss. Fabio e Massimino martiri, tratti da Boina sotterranea. Le monache agostiniane vi fiorirono sino al 18 1 o, in che con tutte le altre furono soppresse. Il monastero e la chiesa di Gesù-Maria-Giuseppe l’ottennero poi le Servite ere-mitane, che prima di tale abolizione abitavano il monastero di s. Maria del Pianto, e le quali furono ristabilite in Venezia colla sovrana risoluzione de’ 7 luglio 1820. A dar contezza di esse, comincerò dal dire col Corner, quanto ci lasciò scritto dell’ Eremite de’ Servi dette le Cappuccine delle fondamenta Nuove, della chiesa di s. Maria del Pianto. Insorta nel 1629 gravissima peste in Italia, dopo averne desolate le principali città, s’ introdusse in Venezia, ove fece tali e tante stragi, che la città tutta prese forma di cimitero. Commosso da spettacolo così funesto il cuore di Benedetta Bossi, pia vergine, che poc’anzi avea nel-1’ isola di Binano fondato un austerissimo monastero di monache dell’ istituto de’ Servi di Maria, procurò con orazioni e penitenze di placare lo sdegno di Dio e divertire I’ orribile flagello che andava consumando il suo popolo. Mentre un giorno con maggior fervore era tutta assorta nell’ orazione, da superno lume chiarita, conobbe derivare il castigo della città per I’ inadempimento de’ pii suffragi on’ anime penanti del Purgatorio. Olliì ella tosto la sua vita in olocausto per placar l’ira divina in compensazione di tali ommissioni e sospeusioui. Sentì allo- ra ingiungersi da un’interna celeste voce, doversi con pia istituzione perpetua compensare il danno recato all’anime purganti ; e con pubblico decreto e a sue spese fondarsi un monastero, in cui fervorose vergini porgessero continue preghiere a Dio, e nella chiesa che propinqua dovea fabbricarsi, si offrissero quotidiani sagri-fizi al Signore per la liberazione delle stesse anime sofferenti. Palesò la buona vergine il ricevuto avviso, ma poco fu creduta ; ed essa si rimise alla volontà di Dio. Intanto alcuni anni dopo lbraiin sultano de’turchi mandò a investir l’isola di Cali-dia con potente armata, e la religiosa badessa si sentì internamente eccitata a promuovere la fondazione ilei monastero. Scrisse al senato tutto quanto, e per l’opinione virtuosa che godeva, non solo trovò ascolto, ma fu esaudita con ordinarsi 1’ erezione del monastero e della chiesa, e la dotazione; e suor M.J Benedetta ne fu destinata fondatrice e superiora. Ella scelse 1 o religiose, 3 delle quali del monastero di Burano, ma prima che si gettassero i fondamenti passò a miglior vita, come avea predetto. Erette poi e dotate dalla pietà del senato le fabbriche nel sestiere dì Castello, a sua istanza Alessandro VII a’2 1 novembre 1657 approvò Io stabilimento col titolo di monastero di monache dell’ ordine dei Servi di Maria della 2" riforma di Monte Senario, sotto la regola di s. Agostino e l’invocazione di s. Maria del Pianto, per l’abbadessa e ¡4 monache, con padronato perpetuo alla repubblica di Venezia.Quindi alla defunta fu sostituita per fondatrice suor M. Innocenza Contarmi, la quale con due altre monache e le vergini secolari che ammise al sagro abito, formò una comunità angelica che riuscì di edificazione alla città. Gettò la 1." pietra ne’fondamenti della chiesa nel 1647 il patriarca Morosini, e ne fu coniata per memoria una medaglia che trovo nello stesso Corner. Rappresenta la B. Vergine colla corona in capo sostenuta da due Angeli, deplorando il