sco de’frati minori di s. Stefano de’ servi ili Maria, di s. Giorgio Maggiore, di s. Domenico, di s. Antonio perdono del Cardinal Marino Gritnani e già di Gio. Pico della Mirandola. Adunque erano notabili in Venezia queste librerie. Di Jacopo Contarmi a s. Samuele, il quale con ispesa indicibile pose insieme quasi tutte le storie stampate e le scritte a penna, non pure universali ma particolari delle città,con diversi altri libri eia gran copia di scienze. Alla libreria erano uniti disegni e strumenti matematici, e altre cose di mano de’più chiari artefici nella pittura, nella scultura e nell’architettura : parte di questa, era da lui lasciata, in morte, alla repubblica. Degnissima la libreria di Daniele Barbaro eletto patriarca d’Aquileia ; così quelle di Giovanni Delfino vescovo di Torcello, di Valiero vescovo di Cividale, di Delfino vescovo della Canea, di Vieimo vescovo di Città Nova, e di Rocco Cataneo uditore generale di diversi nunzi pontificii di Venezia. Era nobile eziandio per libri greci e latini la biblioteca di Sebastiano Erizzo; ed egualmente gli studi e le librerie di Luigi e Marc’ Antonio Mo-cenigo, di Girolamo da Mula, di Pao- lo Paruta, di Luigi Gradenigo, di Francesco da Ponte, di Luigi Michele Marcello, di Luigi Loliu, di Francesco So-ranzo, di Luigi Malipiero avuta dal Cardinal Amulio o da Mula, e di molti nobili studiosi delle lingue e delle scienze. Si annoverò fra queste la libreria di Luigi Balbi facondissimo, la copiosissima d’Aldo Manuzio il Giovane piena di cose singolari, quella di mg.r Giuseppe Zar-lino maestro di cappella di s. Marco, del medico Rino, d’Agostino Amai e di molti altri. Lo Stringa registrò per librerie singolari, quelle di Domenico Morosini, di Luigi Pesaro, di Paolo Loredano. A suo tempo erano celebrate le seguenti. Di Giovanili Delfino eletto patriarca d’A-quileia e del fratello, specialmente copiosa d’opere de’ ss. Padri. Stimatissima quella di Girolamo Delfino primicerio di s. Ma reo, per la quantità e qualità di libri d’ ogni materia. Ragguardevole e regia quella di Gio. Rallista Cornalo Piscopia, procuratore di s. Marco studiosissimo, per la quantità, perle materie specialmente di storia e di politica, disposti i libri con bellissimo ordine; fornita anche di scelti mss., massime sulle cose venete. Eranvi strumenti matematici e geometrici, con singolarissima sfera celebrata dal Sansovino. Insigne quella di Luigi Duodo procuratore di s. Marco, per quantità e qualità, essendovi molti libri e mss. greci pregiati. Nobilissima quella di Giulio Giustiniani procuratore di s. Marco, virtuoso e studiosissimo, copiosa d’ ogni materia e di stampe singolari.Di Domenico e Leonardo Zane, mirabile per quantità e varietà di materie, con bellissime legature e stampe f'orastiere. Di Nicolò Cornaro procuratore di s. Marco, con libri vagamente legati alla fraucese. Di Girolamo e Barbon Pesaro, copiosa e varia, special-mente di storie universali e particolari. Stimabilissima quella di Vincenzo Contarmi virtuoso senatore. Di Sebastiano Padavino,numerosissima e scelta,con edizioni de’Gioliti, Valgrisi, Pozzo, Tramesi-no, Griffoealtreeccellenti di Venezia eol-tramontane, con bellissime legature. Degnissima quella di Beruai'do Colle famoso medico, massime di filosofia e di medicina, e di altre materie e scienze. Insigne quella del nipote Girolamo Colle medico valoroso, letterato ed eruditissimo, piena di mss. così in medicina come d’altre materie. Considerabile quella d’ Altobello Buono per quantità e qualità di rarissime stampe, benissimo registrata e conservata. Di Pietro Paolo Arduino, libreria universale stimata delle maggiori d’Italia, con opere scelte, ordinata e distribuita per materie. Di Carlo Gradenigo studiosissimo, bella e formata di libri squisiti e singolari e in particolare di storte e di mss. DeH’origine de’pubblici