Co cadute, chiavistelli e chiodi sparsi sul fondo, e il trionfato!' della oiurtecolla Croce che fa sorgere Adamo dal Limbo, e vedesi Èva nella figura di dietro. Le due figure reali dall altra parte sembrano Da* vid e Salomone, ma in onta aH’anacroni-stno del pittore, opina il Cicognara, che debbano essere invece Costantino 1 es. E-lena,giacchéf|uest’impelatrice ha cosparso il manto a guisa d’armellini, con tante croci,certamente allusive al ritrovamento ad essa dovuto del s. Legno. 3. La Cro-cefissione. Segue un pezzo di più ricca e-secuzione, e più ornato di smalti preziosi e di gemme, colle mani e porzioni delle braccia d’oro, sporgenti dal fondo in rilievo. È il quadro di s. Michele, intorno a cui, distribuiti in varie dimensioni, stanno 16 piccoli medaglioni di Dottori della Chiesa, ed altri Santi eseguiti in epoche distinte in ismallo ed ivi raccolti. 4, 5, 6. Succedono l’Ascensione, la Pentecoste, e la Sepoltura dello Vergine. 11.° La 2.“ linea di quadri, iu numero di 27, che ricinge la Pala anche sui iati, cominciando dal 1.Rabbasso alla sinistra di chi guarda facendo tutto il giro sino all' ultimo che trovasi all’opposto lato, comprende la storia di s. Marco, e molti fatti sulla vita della Vergine e del Salvatore, oltre l’immagini d' altri Santi, come rilevasi dall’iscrizioni latiue. 111.0 Gli Arcangeli formano il 3.° della gran tavola in numero di 12, sei per ogni parte, colle iscrizioni in greco, scritte per la più parte con molti errori, come fu da qualche intelligente osservato. Nel mezzo incontrasi un grande riquadro separato dal restante della Pala, che forma come il corpo centrale della medesima, le cui parti, e per le varie dimensioni, e per la molteplicità degli oggetti, non corrispondouo ad alcuno degli altri quadretti de’5 ordini principali; questo è più ricco di gemme, che tutto il restante. Sopra maestoso trono siede nel maggior disco il Salvatore, che similmente al grande Arcangelo Michele, ha le mani d’alto rilievo iu oro, spor- genti dal fondo. IV.” I quattro Vangelisti stanno in altrettanti medaglioni , distribuiti intorno a questo soggetto principale, e tutti i 4 indicati lavori hanno l’iscrizioni latine portanti i rispettivi nomi. Al di sopra, 111 5 irregolari comparti, stanno altri due Arcangeli e due Cherubini, e nel centro un Trono, che non può peraltro spiegarsi, che per quello del Vangelo, colla colomba, la quale arresta l’ali sull’Evangelario, e su cui vedesi sospeso un globo colla Croce. Questo gruppo di vari compartimenti forma un quadrato perfettissimo, il quale occupa con uno de’suoi lati l’altezza del 3.“ e del 4-° ordine della tavola. Dodici figure gran-diosee ben disegnate d’alcuni Apostoli ed altri Santi stannodistribuite nel4-°ordine, 6 perpartedel quadratodi mezzo.V. “L’ultimo ordine che«posa sulla base retro all’altare,comprende 12Profeti con iscrizioni in parte greche, in parte latiue, e colle sentenze relative alle loro profezie,in tauti cartelli che tengono in mano. 1 5 compartimenti, riuniti nel mezzo, sui quali posa il gran quadrato in centro della Pala, sono consagrati, uno all’ effigie della Madonna, la quale a lati tiene queste parole in caratteri greci : Mater Deij due all’iscrizioni del doge Dandolo, e negli altri due stanno effigiali il doge Fallerò,collii latina iscrizione: Or Falelrus Di' Grd Venecie Dax, e Irene Comnena, moglie dell’imperatore Alessio 1 Comnenodi Costantinopoli, contemporanea allo stessoFa* liero e segnata con questi caratteri greci: Irene Venerabilissima Augusta; donna per la sua santità celeberrima.Congettura giustamente il ch.Zanotto,cheia figura del Faliero, la quale su questa pala vedesi coperta colle vesti imperiali di Costantinopoli, sia stala sostituita all’immagine di Alessio Comneno, sovrappostavi sulla figura antica una nuova testa, come patentemente appare; e che la iscrizione latina recante il suo nome sia stata surrogata alla greca del Comneno , essendosi battuta la lumina d’oro. E ciò vieu dimo-