i46 B. Vergine Addolorala detto de’Figli della Carila, e vi si raccolgono ogni sera circa 200 fanciulli a ricevere l’istruzione religiosa da 3 maestri stabili. La chiesa di s. Geremia è di grande e nuova forma, compita negli ultimi anni, ed architettata dal Corbellini prete bresciano, il quale, semplice, soleva dire d’ avere nell’arte un gusto suo proprio; e diceva il vero. 3o. SS. Ermagora e Fortunato, volgarmente s. Muraiola. Dal furore de’ longobardi fuggendo nelle Lagune gli abitanti della Venezia terrestre, popolarono anche le due isole di Luprio, tra loro divise da largo canale, e nel VI secolo vi fabbricarono due chiese parrocchiali, una dedicata alla ss. Croce, e l’altra a’ss. Ermagora e Fortunato martiri d" Aquileia; o secondo altri l’edificarono le famiglie Memmo e Lupaniza, o a meglio dire le rifabbricarono ne’ principi! del secolo XII, allorché spaventevole terremoto nel i i 17 atterrò molte fabbriche della città, e Tacque de’ca-nali scosse da quell’impelo violento gettarono Ganimedi vapori sulfurei,da’qua-Ii furono eccitati in diverse parli della ci Uà improvvisi incendii. Da questi sorpresa la chiesa di s. Ermagora fu in poche ore miseramente consumata, restando solo illesa dalla forza del fuoco la venerabile mano destra del s. Precursore, dono di Andrea Memmo, la di cui identità fu mirabilmente autenticata con tal prodigio. Uifabbricata la chiesa dalla pietà de' fedeli, fu consagrata con grandiosa solennità nella t.a domenica dopo l’S.’ del Corpus Domini del i332 dal vescovo di Castello Delfino, dedicandola a Dio sotto l’invocazione della B. Vergine, de’ ss. Ermagora e Fortunato e di s. Gio. Battista, la cui ricordata insigne reliquia qui si venera da’primordi del secolo XI, nel quale la chiesa nominavasi anco col suo titolo. Di sua traslazione e invenzione tiene proposilo il Corner. La famiglia Memmo a questa sua parrocchia- le nel 1740 diè altresì il corpo di santa Memmia martire tratto da’cimiteri di Roma, unitamente all’ iscrizione sepolcrale. Quivi è pure un dito di s. Erma-gora, le reliquie di s. Andrea apostolo, di s. Teodosia vergine e martire, ed il corpo di s. Fortunato martire trovato nelle catacombe romane. L’edilìzio minacciando rovina, nel 1 728 cominciò a rinnovarsi per assidua diligenza del suo pievano Bartolomeo Trevisano; fu in più grandiosa e ampia forma 1 ¡fabbricata da’ fondamenti, poi nel 1737 consacrata (o forse benedetta) dal patriarca Corraro. Tanto trovo nel Corner. Ma il più autorevole libro dello Stato personale del Clero m’ istruisce, che terminato ¡1 tempio nel 1736 lo consagrò il patriarca Giovanelli la 2.” domenica di settembre 1779. Si riedificò ancora il vecchio oratoriodedicato a Gesù Crocefisso, di confraternita zelante di condurre alla sepoltura i cadaveri degli annegati. Nel 1 x4-5 vi fu istituita la congregazione de’ss.Ermagora eFortUualo,una delle IX celebri del clero veneto. Ebbe contiguo il monastero dell’ eremite di s. Agostino, le quali passando in quello nuovo di s. Giuseppe nel i6g3, ciò ricordasi dalla medaglia prodotta dal Corner, coli’ effìgie del Salvatore e iscrizioni. E' collegiata, filiale di s. Pietro di Castello, non che sempre parrocchia, soggetta alla decania de’ss. Apostoli, con 4490 anime. Iia per chiesa succursale s. Fosca,di cui nel n. 34 di questo §, mentre nel n. 32 dirò dell’ oratorio sagramentale di s. Maria Maddalena. Inoltre nel circuito della parrocchia vi è I’ oratorio del ss. Crocefìsso non sagramentale, mantenuto da una pia unionedi secolari sotto il titolo del Suffragio de*Morti. Nella chiesa de’ss. Ermagora e Fortunato, 1’ architettura del Massari è nobile e grandiosa. A fianco del pulpito vi è un quadro della 1 ."maniera di Tiziano, col divia Bambino tra’ss. Andrea e Caterina.