vere all’abito agostiniano tutte quelle vergini cbe lo bramassero. Queste concessioni furono confermate da Leone X nel 1516, facendo partecipe il nuovo monastero dell’indulgenze e grazie accordate da’ Papi all’ ordine di s. Agostino. Indi nel 1519 concesse particolari indulgenze a quelli che visitata la chiesa nella festa di s. Giuseppe, avessero dato sussidii pel compimento de’religiosi edifizi. Essendo peròi tempi difficili per asprissima guerra, ad agevolare il proseguimento delle fabbriche e al necessario pel sostentamento delle religiose, a’24 febbraio i53o si unirono alquanti di voti cittadini e mercanti, e con permesso del consiglio de’Dieci e-ressero nella nascente chiesa una confraternita col fine di raccogliere limosine ed erogarle a’ delti bisogni. Benedisse Dio il zelo loro, e in breve la chiesa fu ridotta a perfezione, la di cui cappella maggiore fu eretta a spese di Girolamo Grimani, e ne consagrò poi 1’ altare a’ 24 giugno 1643 Costantino de Rossi vescovo di Veglia. Si disposero negli altari molte ss. Reliquie, cioè i corpi de’ ss. Pietro e Claudio martiri, trovati nel cimitero di s. Calisto di Roma, una costa e un piede di s. Policarpo vescovo di Smirne e martire, una gamba di s. Anastasia martire, un osso di s. Marcellino Papa e martire, di s. Sergio e di s. Menna martiri. In aiuto delle scarse rendite del monastero, nel 1534. Clemente VII unì la chiesa parrocchiale di s. Giuliana di Villa Conti nella diocesi di Vicenza, la cui bolla Paolo 111 confermò e pubblicò nell '¡stesso anno. Le agostiniane continuarono a soggiornarvi, finché soppresse nel 1810, a loro furono sostituite 1’ odierne Salesiane, quivi fuggite dalla deplorabile rivoluzione di Francia, anteriormente autorizzate a stabilirsi in Venezia colle sovrane risoluzioni 22 aprile e 10 luglio 1801, le quali, oltre le greche, sono le sole religiose che non furono comprese, come educatrici, nella generale soppressione, (neutre anzi vennero confer* 3*7 mate coll’altra risoluzione sovrana dei 12 gennaio 1825. Il collegio d’istruzione ed educazione delle fanciulle è fiorentissimo. Oltre il direttore spirituale e superiore, il confessore, il cappellano, il mansionario, si compone la comunità delle monache salesiane, della superiora, della vicaria, di 37 coriste professe, di 12 sorelle professe converse, e di due probande. Nella chiesa trovasi nel nel i.°altare il s. Michele con un divoto, ritratto a mera viglili, ed è di J. Tinto-retto. Nella cappella maggiore è di Pao- lo Veronese la Nascita di Gesù; dipinto concepito con nobiltà e condotto con grazia. Ivi a destra è lavoro gentile del Vittoria il deposito del benefattore Girolamo Grimani. All’altra il magnifico deposito al doge Marino Grimani e alla moglie di lui, si architettò dallo Sca-mozzi, non però con purezza di stile, e si ornò di sculture e getti dal Campagna ( il Dizionario geografico stampato in Venezia dice invece, che questa chiesa contiene due mausolei della famiglia Grimani, scolpiti uno dal Vittoria, I’ altro dallo Scamozzi,sic, adornato di brou-zi, statue e altre sculture per opera di G. Campagna ). Nell’ ultimo altare Michele Parrasio, con disegno di Paolo, colorì lodevolmente la Pietà e sè stesso. 57. Carmelitani Calzali deli antica osservanza della congregazione di Mantova, di s. Angelo della Giudecca, e Benedettine dell' isola di Concordia o Contorta, ora s. Angelo della Polvere, e s. Maria del Carmelo e s. Angelo di Concordia. F. § XVIII, n. 27. 58. Teatini di s. Nicola da Tolentino, volgarmente i Tolentini. Avea in Roma fondato neli524 l’ordine de’Chierici Regolari, il glorioso vicentino e mio patrono s. Gaetano, di cui porto indegnamente il gran nome, impostomi nel Faticano (F.) , ove fece il santo la solenne professione sul Sepolcro di s. Pietro ; avuto a 1.° compagno quel Giovanni Pietro Carafa vescovo di Chit lì (di 34