sione, che fondata presso la chiesa , poi ivi si tradusse, la cui fabbrica nel i5g3 distrutta dal fuoco, si rinnovò con decoro, godendo privilegi. I minori conventuali dimorarono presso la loro chiesa sino alla generale soppressione. La chiesa nel 18io con decreto patriarcale de’24 ottobre , fu stabilita parrocchiale e lo è tuttora, sotto la decania di s. Silvestro. Conta 4460 anime, ed ha per succursale la chiesa di s. Paolo, di cui nel § V 111, n. 5o. Gregorio XVI, ad istanza del rettore parroco Luigi Zeutilli, concesse a questa chiesa 1’ insigne indulgenza della Porziuncola (V.), col breve de’ i4 luglio i835, Dull. Rom. cont. t. 20, p. 71, il quale comi ncia con queste parole: Fenda Urbs tot sane noniinibus clara et de christiana acque ac ch’ili reipublica summopere merita singularcm Roma• norurn Ponliffcum benevolenti am jure, rneritoque sibi comparavit. Qune qui-dem Urbs Nobis certe penitus dileda, qui in ea mullos per annos stimma a-nimi Nostri voluptate versali, propen-sae Nostrae voluntatis, testirnoniis jam honeslala postquam ad sublimem Principi! Apostolorum Cathedram ineffabili Divinae providemiac consilio eve-ctì fuimus. Cum autem vehementer o-ptemus spirituali illius Urbis borio, at-que utililati prospicere, timi Ecclesiae thesauris eam di lare censuimus. Si pubblicò del eh. Antonio Quadri: Tempio di s. Maria Gloriosa detta de’ Frari in Venezia, descritto ed illustralo dal- l autore degli Olio giorni a Venezia con xrn tavole incise in rame, Venezia tipografia Andreola 1835. Il convento fu destinato a deposito di tutti gli archivi deil’antiche e moderne magistrature della repubblica, denominato perciò Archivio generale.Quest’amplissimo fabbricato contiene dunque i documenti del veneziano governo, immenso deposito de’ più importanti per la storia moderna, come si conosce da quanto a modo di saggio si è pubblicato dall’operoso scrittore 2% cav. Fabio Mulinelli che lo presiede, di che verrà occasione di ricordarlo; e nel-l’indicazioni storiche della città e della repubblica, all’anno memorabile 17971 riporterò l’indicazione sommaria degli archivi veneti generali della legislazione e costituzione dello slato veneto, cioè sul-l’interna organizzazione delle magistrature ed uffizi della gloriosa Repubblica. Siccome ogni uffizio avea di necessità il proprio archivio,il prospetto di tali archivi dà precisa l’idea della sistemazione sì degli uffizi, che della trattazione de’sin-golari affari, secondo l’organamento della sapienza e della saggezza apertissima del governo veneziano. Nè per un Dizionario , a un di presso enciclopedico, occorre di più ; imperocché dellu giurisdizione ed attributi d’ognuno, la trattazione spetta a’giureconsulli, ed all’opere che ne hanno trattato ex professo, come il Ferro nel suo Dizionario, il Gallicciolli nelle sue Memorie, ed altri illustri scrittori. Di questo prezioso archivio generale, anzi miniera e tesoro d’ importantissimi documenti, riguardanti non solamente la gloriosa repubblica, ma le sue vaste relazioni cogli altri stati sì d’Europa e sì di oltre parti del mondo, il cav. Mulinelli n’è benemerito pel tempo che lo riguarda,mentre per 1 epoche anteriori dal 1797 in poi è notorio ed imperituro il primo merito da concedersi alle fatiche , agli studi e all’amor patrio del i.° direttore di esso, il fu i. r.consigliere Jacopo Chiodo, mancalo a’vivi nel 12 gennaio 1842 in età d’anni 83. Si può vedere la Gazzella privilegiata di Venezia, 11.17,de’2 2 gennaio 1842, che lo colmò d’ encomii. Si apprende dal Giornale di Roma de’ 28 luglio 1858, che la Gazzetta ufficiale di Vienna reca una serie di articoli sugli archivi di Milano, ne’quali trovasi in riguardo agli archivi di Veneziaquan- lo appresso.»Mediante i lavori di Ranke, dell’Hammer, del Cibi ario, del Cicogna, del Mulinelli , del Mas-Lalrie , del Ga-chard e del Brown, gli archivi di Vene-