un nuovo incendio. I casi di questo ricreatorio, alle porte di Trieste, sono pure tipici. Un primo incendio si syiluppa in esso verso la mezzanotte del 28 dicembre 1927. Il danno è grave. Il 9 aprile 1928, alle 5 del mattino, un altro incendio divampa nella scuola comunale cagionando un danno di oltre 100 mila lire Esso è cominciato misteriosamente all’interno. Non si constatano tentativi di scasso alle porte e alle finestre : ma i pompieri possono facilmente constatare che esso ha avuto origine da due focolai contemporanei in due stanze separate da un muro di mattoni All’alba del 29 agosto terzo incendio del ricreatorio della « Lega Nazionale » che distrugge la parte salvata nel precedenti incendio del 28 dicembre. A torno la scuola si trovano ?nanifesti gettati a terra che dicono: «Fratelli! Alzate la testa. TI momento della redenzione si avvicina! ». Il 1929 non porta una tregua nella delinquenza sanguinaria dei terroristi slavi. Sin dal 2 gennaio di quest’anno si scopre, presso il portone della Questura di Trieste, una bomba Sipe del tipo di quelle già depositate in altre occasioni dagli orjunasct. La preparazione elettorale italiana provoca un’intensificazione di propaganda e di crimini. Migliaia di manifesti contro l’Italia e il Regime, incitanti all’astensione dal voto e all’insurrezione, stampati in territorio jugoslavo e portati di contrabbando dagli emissari delle organizzazioni serbe, passano il confine per essere distribuiti a Gorizia, a Trieste e ncll’Istria. Cinquemila manifesti arrivano a Trieste anche per mezzo del corriere di un consolato « straniero ». Questa propaganda Violenta doveva preparare la tragica imboscata di Pisino del 24 marzo. Si ricordano i fatti. Una colonna di cento elettori allogeni, partiti da Villa Treviso per portare il loro voto di adesione al Fascismo a Pisino, viene aggredita in cammino da una raffica di trenta fucilate che uccide l’allogeno Giovanni Tu-ctan, onesto lavoratore, patire di dicci figli, e ferisce Matteo Braicovich. Poco dopo un’altra colonna di elettori allogeni,