5o2 toriosi argomenti, nell’annientare la fin-feluca e nello scuoprire l’invenzione del bizzarro e impudente Doni, per vendicarsi di Venezia, ove ivi pure gli antecedenti di sua vita gl’impedirono assicurarsi quello stato a cui aspirava, non posso tentare di seguirlo neppure con lievi cenni che snerverebbero il pregio dell’ opera e di così magistrale confutazione di lauta aperta e manifesta calunnia contro la nobiltà veneta e che la stessa Venezia vitupera. Ora si sta aspettando la promessa pubblicazione di Benedetto Vollo, Le principali famiglie nobili di Venezia, ivi 1857, tipografia editrice di Santo Martinengo. Venezia aristocratica per eccellenza, non è del tutto estraneo che io qui ricordi ¡magnifici articoli della Civiltà Cattolica intitolati: Idue Foscari, Memorie storiche critiche di Francesco Berlan veneziano, Torino i852, rivista riportata nella serie 2.a, t. 5, p. 4^6, della quale ragionerò nel commovente dogado 65.° E quelli per La Nobiltà rediviva, pubblicati ndia serie 3.a, t. 10, p. 538, t. 11, p. 27 1. 8. Illustri Veneziani. Si può dire, cbe Venezia non vanti un gran numero, ina un popolo d’illustri per eroiche azioni, per valore, ingegno, dottrina e arte celebratissimi: lungo assai sarebbe il solo e-nuBierarli, avendo fiorito per santità di vita, dignità ecclesiastiche, guerresche e conquistatrici imprese, per alto senno nelle magistrature nel reggere I’ ampio dominio e nel sostenere la dignità, la potenza, il decoro della gloriosa repubblica; non che nelle scienze, nelle lettere, nel commercio fiorentissimo e opulento, e nel-l’arti del disegno, massiine nell’architettura e maggiormente nella pittura. Di tali generi d’illustri, almeno de’principa-li, già finofa non poco ne ho ragionato, ed altrettanto vado a fare nel progresso dell’articolo, anco del gentil sesso , in che pure non mancò il vanto a Venezia,come più sopra accennai, e poi dirò di altre illustri; mentre de’Sauti e Beati, de’Papi e Cardinali scrissi speciali biografie, e d’un numero grandissimo tenni propositoa’lo- 10 luoghi. Tuttavolta qui nenomineròal-cuni, nel resto e per tutti suppliranno gli scrittori biografici che andrò rammentando. Primeggiano fra’servi di Dio elevati al culto e agli onori degli altari, s. Gerardo Sagredo vescovo e protomartire dell’Ungheria, s. Pietro Orseolo doge^. Lorenzo Giustiniani i.° patriarca di Venezia, b. Pietro Acotanto, s. Girolamo Emiliani fondatore de’ somaschi chierici regolari. Si ponno vedere: Flaminio Corner , Ecclesìae Venetae antiqui s monumenti»: Miscellanea ad Eccle-sias Venetas et Torcellanas : Ilagiolo-gium Italicum, col quale aggiunse più d’8oo vite al Catalogus Sanctorum qui in Martyrologium non sunt, del servita fr. Filippo Ferrari. L’ Hagiologiwn era stato preceduto dalla dissertazione : Quo-tnodo ordinando. sintVenetiis offlciaSan-ctorumveteris Testamenti. L’anonimo, Vite e memorie de’Santi spettanti alle chiese della diocesi di Venezia, i vi 1761, t. 7.Quaranta immagini de’Santi e Beati viniziani più noti, pubblicate da Daniele Contarmi, ed illustrate dal vini-ziano sacerdote Giammaria Dezan, Venezia 1832. Magnanimi sederono in Vaticano i Sommi Pontefici Gregorio XII Corraro ¡Eugenio IV Condui 111 ¡ero, Pao- lo II Barbo, Alessandro Vili Ottoboni, Clemente XIII Rezzonico : il gran Pontefice Gregorio XVI Cappellari di Belluno per la lunga monastica dimora fatta nell’isola di s. Michele di Murano, come dirò nel § XVIII, n.ig, chiamava Venezia seconda sua patria, anche con atti pubblici , e se ne pregiava affettuosamente,celebrandone leglorie cou quell’eloquenza e tenace memoria che lo distinsero. Come per ordine cronologico ricordai i Papi veneziani, secondo I’ epoca dell’esaltazione registrerò i cardinali che si conoscono con certezza, mentre alle loro biografie riportai le notizie di que’veneti della Venezia terrestre elevati al car-