7 4 s’incontrano le passioni ile’ss. Simonee Giulia aposloli, poiché rovinar fecero i si-niulacri,l’uno ilei Sole, l’altro della Luna. Il gran vólto è occupato dalle storie de’ ss. Apostoli Filippo, Jacopo, Bartolomeo e Matteo. Si vede il i.° quando fa cadere il simulacro di Marte, e allorché muore confessando Gesù a Jerapoli. Il 2.0 appai' ilaH’allod’una torre precipitato; percosso a morte ila’farisei, e finalmente sepolto in Gerusalemme. Predica il 3. neU’Indie, e viene da que’ popoli scorticato. Da ultimo s. Matteo battezza il re di Egitto colla famiglia, e sngrificando all'altare soffre il martirio. Sotto a questo vólto torreggiano due figure una al-1’ altra di fronte, esprimenti, quella a sinistra dello spettatore, la Chiesa, e quella a destra, la Sinagoga. La i.‘ venne eseguita con disegno di D. Tintoret-to, l’altra co’cartoni dell’Aliense, da L. Ceccato. Nell’arco inferiore che viene appresso, vi sono i ss. Ila rio e Paolo eremiti, e nel superiore si vede Dio in trono, Coll’Agnello a’piedi, circondato da 4 Animali «»’Vecchioni e ¡1 Libro mistico co’ sigilli notato nell’Apocalisse. Jacopo Posteri ni, ch'eseguì questo bel musaico, merita onorata menzione fra’primi maestri del tempo in cui fiorì e fu il l6i5 circa. La cupoletla seguente mostra Cristo fra due Cherubini, e ne’pennacchi gli Evangelisti. Sotto la medesima, in una mezzaluna del muro principale sono effigiati 7 Angeli con trombe, ed uno con incensiere in mano, e significano i castighi preveduti e registrati da s. Giovanni al cap. 8.° dell’Apocalisse. Di sotto poi, nella parete medesima, evvi un bassorilievo in marmo colle figure di Gesù Cristo, di Maria e del Battista, o-pera ile’rozzi secoli, e qui trasportata ila Aquileia, secondo la tradizione. La pila dell acqua benedétta, che sorge poco appresso, per la sua bellezza e singolarità, meritò parole di lode da Cicognara e di essere incisa. Non è questo ili."e soloe-senipio per cui siasi adattato un mouu- mento profano ad uso sagro e divoto ne’ templi cristiani: lo ricordai più sopra,e ne ragionai in molti articoli. Quindi un’ ara antica di greco lavoro fu trovata per ogni motivo adattata a sorreggere il vaso dell’acqua santa nell'interno di questa basilica ; come nella cattedrale di Tor-cello a simile uso fu impiegata altra antica ara gentilesca, scolpita ili strane e profane figure, a guisa di larve o maschere da scena, come in quell’articolo riportai col Costadoni. Dice il Cicognara: Il linguaggio mitologico il più delle volte non esprime che la pura allegoria e il simbolo della cosa ; ed in fatti nulla avvi di veramente profano nel bassorilievo che vedesi scolpilo nell’ ara della Marciana, che sembra essere stata consagrala a Nettuno. Le onde scorrono al piede della medesima, e con bella ordinanza vi scherzano i delfini framezzati da piccoli tridenti e da elegantissime conchiglie. Ciò veramente non dimostra presso qualsivoglia nazione che l’acqua od il mare più propriamente, e non potevasi per fortuita combinazione presentare monumento di questo più acconcio per sostenere una vasca d’acqua in paese marittimo. Fu aggiunto poi l’altro bassorilievo de’putti, che sembra appartenere alla fine del XV secolo; lavoro non ¡spregevole, sebbene non offra tutta l’attica venustà.—La vicina cappella ilei Dattisterìo anticamente chiamavasi de’Putti, secondo il Sansovino. Nel mezzo s’innalza una gran pila di pietra valassa, ornata di coperchio di bronzo,ove si veggono scolpiti gli Evangelisti e alcuni fatti della vita del Precursore Battista, e di questo santo in cima torreggia la statua di bronzo. Per le ragioniche adduce l’avveduto Zauot-to, l’opera non è del Sansovino, sibbene di Francesco Segala. L’altare è sagro al Precursore,che vedesi effigiato in ampio bassorilievo d’antico lavoro, affisso nella paretele serviente di tavola allo stesso altare. E il Santo in allodi battezza reGe-su Cristo, e gli sta sopra l’Arcangelo Ga-