548 punii negli stessi paraggi, e di stabilirvi delle stazioni navali ben fortificate. Queste voci ponno essere l’espressione della verità : noi credi a ino per altro che gl’interessi generali del commercio europeo non debbano spaventarsi dalle usurpazioni dell'Inghilterra sulle coste dell’ A-rabia e dell ’Africa. Si lugli una volta VIstmo di Suez, ed il mar dell’ Indie, checché si possa dire o Jare dall'altro lato della Manica, sarà ¿’immenso dotili ilio di túllele marine del mondo civile”). Per l’Italia non v’ha avvenimento che nelle sue molteplici e feconde conseguenze possa essere assomigliato all’ a-pertura dell’istmo di Suez, ormai certa e sicura. Chiunque conosca la storia del mondo, sa quanto le città sulla costa o-rientale d’Italia fiorirono finché il commercio con Costantinopoli continuò ad essere sorgente di ricchezze. Dice la Cronaca, cou articolo del eli. Francesco Vigano, che si effettuerà anche il taglio del- 1 Istmo di Panamá o canale interoceanico di Nicaragua e Costa Piica, che pure discorsi ne’luoghi ricordati, e che d eh. ingegnere Negrelli pubblicò una lettera in confutazione de'sofismi dell’ingegnere inglese Stephenson, contro il taglio del- I Istmo di Suez. Riferisce pure, che de’ negozianti inglesi comprarono gran parte delle terre dell'istmo di Suez dal viceré d’ Egitto per Jo milioni di franchi, e che le potenze europee co’loro conso- li, per l’influenza che l’Inghilterra guadagnerebbe su quella lista di terra che dovrebbe aprirsi a canale pel bene del commercio mondiale e della civiltà, fanno le loro proteste. A’27 agosto 1858 la camera di commercioed’industriadi Venezia, con sentimenti d’esultante animo accolse il cav. Ferdinando Lesseps,instancabile e fervoroso benemerito promotore della mondiale impresa del taglio del - 1 Istmo diSuez.L’il lustrazioni dettaglia te, da esso offerte sulla situazione della cosa, riuscirono di soddisfazione e di plauso per parte della ragguardevole adunanza; la quale gli espresse il suo ferino proposito di cooperare, dal proprio canto, con tutto l’impegno onde favorire e sostenere un progetto di così eminente importanza, e verso il quale gl’interessi vitali della piazza di Venezia, ed un immancabile splendido avvenire attraggono ii-resistibilmente la pubblica opinione.L’ac-clamato cav. Lesseps fu dalla presidenza convitato a un pranzo, cui si compiacque intervenire anche il podestà di Venezia nobile Alessandro Marcello. Tanto e meglio si legge nella Gazzetta di Vene-zia, riprodotto dal n. 199 del Giornale di Roma del 1858. Questo già avea a p. 647 pubblicato I’ articolo: Progressi della città e porto di Suez, situati in fondo al mare Rosso. Poi a p. 826 notificò la riunione che in novembre do-vea aver luogo in Parigi, per stabilire una compagnia per metter finalmente ad esecuzione il canale progettato dell’istmo di Suez; e riportò una nota di sottoscrizioni di diversi stati , compresi l’Austria e il regno Lombardo-Veneto per 800,000 I. st. per la formazione dell’occorrente capitale, con interessanti notizie analoghe. Meglio si legge il novero degli stati europei che hanno sottoscritto quasi tulle le somme domandate per compiere la grande impresa, a p. 942 dello stesso Giornale di Roma, e nuovamente l’Austria e il regno Lombardo-Veneto figurano tra’soscrittori peri.st. 800,000. Ivi si aggiunge, il canale avrà 92 miglia di lunghezza e 26 piedi di profondità sopra una distanza di 12 miglia e mezzo; la sua larghezza sarà di piedi 32g, e pel resto della distanza 263 piedi. Queste cifre non hanno nulla di spaventoso ;ben più grandi lavori furono eseguiti in Inghilterra e in America. Inoltre il Giornale di Roma del 1858 col n. 245 ha pubblicato la Nota scritta in Parigi a’i5 ottobre i858 dal cav. Lesseps, alla stampa francese, sulla situazione attuale del-l’intrapresa del Canale di Suez, acciò il pubblico sia informalo al momento di