202 ed anche l’Ascensione,Va\\.va s. Gin.Battista del Tempio, cosi detto dal nome dello religione, a cui fu concesso. Aggiunge, ignorarsi per mancanza di documenti il tempo preciso in cui questa militare religione, fu introdotta in Venezia, ma sapersi certamente essere ciò avvenuto nel 1187, nel quale Geraldo arcivescovo di Ravenna donò a’cavalieri templari un luogo chiamato Fossaputrida, perchè ivi si erigesse una chiesa et un ospitale sotto la podestà del Prior di Venezia. Dopo la funesta abolizione di quest’ordine fatta nel 131 1 -1 3 12, Clemente V assegnò tutti (meglio buona parte) i di lui beni all’altra religione militare de’ca vai ieriGerosoli mi (ani, perchè questi, come gli estinti, erano similmente addetti alla difesa de’Luoghi santi di Palestina. E’verosimile però, che prima anche della soppressione dell’ordine passasse il veneto monastero di s. Gio. Battista in possesso «Iella religione Gerosolimitana, s'i perchè in un diploma di Papa Nicolò IV segnalo nel 1 292, viene nominato Nicolò priore dell’ospedale di s. Giovanni Gerosolimitano di Venezia, come anco perchè essendosi portati in Venezia sul finir del i3i2 Nicolo da Parma priore della casa di s. Giovanni Gerosolimitano di Venezia dell’ordine dell’ospitale Gerosolimitano, altro non chiese alla signoria di Venezia, che il possesso della casa e chiesa di s. Maria in Broglio; dal che si deduce eh’erano già per‘1 innanzi passate in soggezione della religione Gerosolimitana la casa e chiesa di s. Giovanni del Tempio, della cui dedicazione si celebra la festa anniversaria a’12 settembre. Parlando poi il Corner della chiesa dell’Ascensione, del sestiere di s. Marco, riferisce. Chesiccoine l’ordine de’Teaiplari fu istituito per mantener sicure le strade a’divoti pellegrini, che viaggiavano pe’luoghi di Terra salila, dall’ infestazioni degli assassini e de’ malviventi; possedeva nelle cillà |iiìx cospicue della cristianità case e monasteri,e per l’opportunità che aveano i pellegrini di ritrovar in Venezia facile il tragitto per la Palestina, ivi si erano pe’cavalieri templari fondate due case coll’annesse chiese, cioè di s. Gio. Battista del Tempio, e di s. Maria Capo di Broglio, poi conosciuta sotto il titolo dell’/^.ice/2.sio/2e.L’antica tradizione vuole far credere, che per essere stata l’antica chiesa fabbricata vicino all’orto delle monache di s. Zjcca-ria abbia desunta la denominazione di Capo di Broglio; ma constando ila pubblici documenti, mai essersi tanto e-stesi i confini di quel monastero, fondato ne’tempi stessi del palazzo ducale, sotto il governo del doge Angelo Partecipa-zio, è piuttosto credibile che abbia ottenuto tal nome dalla vicinanza del luogo, ove solevano ridursi i nobili aspiranti a qualche carica per implorare i suffragi ; il che da’veneziani dicesi brogliare e far broglio. Qualunque sia la cagione della denominazione, certo è che la chiesa di s. Maria e le annesse fàbbriche furono possedute da’eavalieri del Tempio fin al 1 3 1 1 -1 31 2, in cui la loro religione fu miseramente soppressa da Clemente V nel concilio generale di Piemia (V.) nel Delfinato, ed i loro beni furono assegnati nel 1 3 « 2 a’cavalieri Gerosolimita* ni. In esecuzione del pontificio comando, presentaronsi nell’istesso anno al doge Gio. Soranzo a nome della loro religione, Nicolo da Parma priore della Casa di s. Giovanni Gerosolimitano di Venezia e Bonacorso da Treviso, ambi dell’ordine dell’ospitale Gerosolimita-no, e porgendo lettere del Papa implorarono, che loro fosse consegnata una casa e chiesa già posseduta dalla religione del Tempio, chiamata s. Maria dell’ordine del Tempio di Capo Broglio, la quale ancora era quasi violentemente occupata da un cavaliere templare nominato Emmanuele, che vantava-si priore di essa casa. Rispose il doge, già esser noto come tanto la casa che la chiesa erano state fabbricate dal pub-