3 56 tedi s. Marco di Brescia, benemerentissimo del medesimo, per doversi all’incessante sua [lieta e benefica splendidezza il decoro della casa del Signore a lui affidata, ed alle paterne e zelanti sue cure pe’catecumeni, sostenendo eziandio il carico dell'istruzione religiosa degli uomini, il florido stato dello stabilimento, egli intitolò il libro alle pastorali virtù e ni merito insigne dell’Episcopato dell’impero Austriaco, dalle cui sollecitudini assidue per accrescere di giorno in gior no i trionfi della cattolica religione, per essere l’istituto de’Catecumenidi Venezia so- lo esistente nella vasta e possente monarchia,ripigliando lena nell’aprire il IVseco- lo della sua fondazione.Ediviso in due parti. Nella i." dopo i Cenni storici del cav. Scolari, de’cjuali poi discorrerò, seguono i Prospetti dimostrativi lo stato e l’ organizzazione dell' Istituto , da’ quali si trae che l’annue sue rendite al cader della repubblica consistevano in lire italiane i6,54o, oltre le questue, talvolta ascese a lire venete 16,000, raccolte da’deputati e secondate dalle prediche (sino ali Sor si faceva la predica una o due volte in quaresima per istruzione degl’ Israeliti, nella parrocchiale di s. Geremia, con trasporto altrove del ss. Sagraraento). Mandava l’ istituto anche alla cerca del pane, godeva 100 slaia di frumento donate annualmente dal doge, e partecipava cogli altri luoghi pii a ogni altra pubblica largizione. Al presente, per le vicende ile’ tempi, le rendite sono residuate a sole annue lire austriache 6000, non comprese quelle delle pur diminuite questue, nè quelle derivanti da 4 pii legati, meritando menzione quello del già neofito Francesco Ignazio Cattaldi, che nel i835 legò lire 3542- Vi è l’onorifico prospetto nominale ile’ benemeriti dell’ istituto che concorsero al suo ingrandimento e prosperità colle loro sostanze , anche a beneficio di quest’istituto risplendendo la fede e la pietà de’veneziani.Va ricordato il lascito del 1588 tliVincenzpGarzoni di un- nui ducati 1 000 da distribuirsi a 20 neofiti figli d’israeliti,e più anziani ili battesimo. Segue lo stato delle cariche e del persona le applica toa I governo del l’isti tuto, 3 3 essendo l’anticheeiy l’odierne. Si riportano l’iscrizioni lapidarie del tempio,compresa quella collocata nell’ interno dell’oratorio attiguo,di cui più innanzi. Del- lo stesso cav. Scolari è la Nota bibliografica e saggio eruditissimo d’alcune tra le molte opere spettanti al gl ande argomento dell’ israelitico errore, a sèmpre maggiore e manifesto disinganno del quale, il priorato ile’ Catecumeni si propone d' aprire, ad istruzione de’ neofiti, e per uso degli stessi cattolici dedicati alla pia opera, ima domestica biblioteca applicata esclusivamente al grand’uopo. Le registrate opere sono 44) alcune riguardanti I’ istituto medesimo. Inoltre dichiara il cav. Scolari, che I’ offerto saggio in appresso potrà formar soggetto il’ apposita Monografìa bibliografica, in cui prenderanno luogo non Sulo tutte I’opere A-pologetiche della Cattolica Religione, le quali prendono a dimostrare quanto irragionevole sia il persistere degli Ebrei nell’ osservanze della legge Mosaica, e nell’aspettativa del già ventilo Messia; ma pur anco le tan te altre, che sono ricordate ne’miei articoli Ebrei, Catecumeni, Neofiti (assai numerosi sono i relativi, gravi ed importanti, e quanto riguarda l’antica disciplina del Catecumenato, inclusivamente al luogo assegnato nel Tempio per le varie classi de’ Catecumeni e de’ Penitenti, e per gli altri fedeli). E ivi I’all'etto del dotto amico ingemma il mio povero nome e il mio Dizionario di splendide lodi; e qui gli rendo solenni azioni di grazie, per tanta benigna e continua deferenza. Na\\' Appendice si contengono: 1. La Circolare ilei Priorato de’ Catecumeni dell’agosto 1857. Ivi si dice: Fondata in Boma da s. Ignazio Lujóla la i.a casa per ricovero ed istruzione ile’ catecumeni, Venezia, che nell’opere di cri-