de’frati per 18 anni, gli alili uflìziando la chiesa di s. Francesco nell’isola del Deserto. Volendosi dilatare e non riuscendogli, negando il proprietario di ceder loro la vicina casa, data l’opportunità d’avere un ¡spazioso orto nel sestiere di Cannaregio, adiacente al luogo del Bersaglio dove si esercitavano i bombardieri nel maneggio deU’artiglierie,con permesso del senato del 1,° dicembre 1620 risolvettero abbandonare il convento, cbe poi si cambiò nel monastero esemplare dell’agostiniane eremite. Pertanto nel nuovo lungo, e con facoltàdel patriarca Tiepolode’26 febbraio 16?. 1, eressero il convento e la chiesa, dallo stesso prelato consagrata a’23 ottobre 1623, la pietà de’fedeli avendo accelerato ¡1 compimento de’sagri edifizi. Non per questo da’religiosi si tralasciò d’abitare il convento di s. Francesco ilei Deserto, e molto più d’nftiziare la chiesa; in quel- lo di s. Bonaventura passando gl’infermi, i cagionevoli di salute, i questuanti, e qualche altro nell’estate, in cui l’aria dell’isola diveniva più micidialc.Nel 1 806 fu soppresso il couvento di s. Francesco, e colla chiesa fu dato all’i. r. corpo del Genio; i religiosi concentrandosi nell’altro di s. Bonaventura, che non tardò a soggiacere alla stessa sorte nella generale abolizione de’regolari del 181 o, e fu convertito colla chiesa ad altri usi. Quanto poi a s. Francesco del Deserto fu da circa un anno conceduto a convento e ritiro dei minori riformati di s. Michele in isola, di cui nel n. 18 di questo §; ed attualmente è presso al termine del grandioso l'istauro,di cui aveva bisogno,ed al quale concorsero le largizioni de’cittadini e le zelanti cure del benemerito provinciale p. Bernardino da Portogi uaro. Vicina a s. Francesco del Deserto è l’isola seguente. 12. S. Erasmo e le f’¡gitole.Due borgate che si estendono a sinistra del porto del Lido, la 1.’ così delta dal suo chiostro e chiesa antichi e ora distrutti, la 2." dalla quantità de’ suoi vigneti, Biniola 0 Sc- 61 3 pieni Finca. S. E ras ino e le Viguole sono due comuni dell’isola diMurano.Essendo-si collo scorrere de’tempi accresciuto notabilmente il numero de’ vignaiuoli e degli ortolani in quella parte del veneto Lido, la quale era anticamente soggetta alla chiesa matrice di Murano, credettero il pievano ed i capitolari dellu medesima essere opportuno alla coltura di quelle anime il fondarvi una separata parrocchia, ergendo una chiesa sotto il titolo di s. Erasmo vescovo e martire, e destinandovi per parroco un sacerdote, del quale si riservarono la libera elezione. Sebbene s’ignori il tempo preciso di tale fondazione, nondimeno sembra che precedette il XII secolo. Imperocché Aurioduno pievano della chiesa di s. Maria matrice di Murano circa ili 120 rinnovò la chiesa di s. Erasmo del Lido, stabilendo o piuttosto confermando, ch’ella dovesse essere perpetuamente soggetta ni pievano e al capitolo della matrice. Ciò non ostante verso il principio del secolo XVI pretesero gli abitanti della parrocchia, appartenere a loro il diritto di eleggersi il pievano, perchè era mantenuto colle loro limosine, nè la chiesa sostenevasi con altre rendite fuorché colle pie offerte de’ poveri vignaiuoli. Da quel tempo dunque cominciarono i parrocchiani ad eleggere il sacerdote destinalo alla cura delie loro anime, nè restò »’capitolari della chiesa matrice di Murano altra giurisdizioue, fuorché di nominare l'economo, allorché alla morte o partenza del pievano venisse a restare vacante la cura delle anime. L’isola di s. Secondo, della quale ragiono nel n. 26 di questo §, un tempo si chiamò de’ss. Secondo ed Erasmo, per quanto ivi riferisco. Del resto l’isola di s. Erasmo nulla ha che fare coll’isola di s. Secondo, perchè questa è situata verso la terra-ferma, e quella giace a sinistra del porto del Lido. La chiesa di s. Maria Assunta delle Vignole è un oratorio non sa-grameutale soggetto alla parrocchia di 71