7*4 ili Castello, per ordine d’Eugenio IV, u-nilo culle leniii sue rendite al monastero delle monache di s. Girolamo poc’anzi fondato in Venezia, secondo il riferito nel § X, n. 3<). Gli altri summentovati luoghi sagri d’Ammiano furono altresì uniti ad altri monasteri, e quello di s. Angelo de Iflnni a quello di s. Eufemia di Mazorbo. Lucia Tiepolo badessa de’ss. Apostoli d’A 01 mia no fondò poi l'illustre monastero del Corpo di Cristo in Venezia. luoltie in Annidano vi fu una chiesa dedicata a s. Giovanni, di cui ignorasi la fondazione e la rovina. — Isola d'Am-rnianella. Era congiunta per un ponte con quella d’Ammiano, e coni’ essa testò abbandonata per gl'impeti della marea che di cimi inno ambedue danneggiavano. Delle due isole nondimeno restano due dorsi coperti di veizorae di macerie, chiamali l’uno Monte de’Coniali, pe’molti conigli silvestri che ivi si trovano, e l’altro Monte di s. Lorenzo in memoria della suddetta chiesti parrocchiale d’A mimano. — Isola di s. Antonio ora deserta. — Itola Barbania. Rinomata per una chiesa dedicali! alla B. Vergine, con adiacente monastero, peliti ambedue per allagamento, e nelle basse mai ee se ite vedono le vesltgia. Il Dizionario veneto parla della piccolissima isola [¡urbana, posta nelle Lagune ili Venezia, distante una lega d’ Aqmleia, e 3 quarti ili lega da Grado, lissa appai teneva pei lo spirituale all'abbazia di Sesto, nt-IFt tuli. Un santuario di giatt venerazione vi attua molti divoli. Nel mezzo dell’isola trovasi una sorgente inesausta d’acqua dolce pei fetta. — Isola Basilia o lìaseggio.Da essa trassero il nume i Basini u Baseggi, antica e nubile famiglia di ¡Malamocco vecchio, la quale trasfei itasi a Venezia, ivi in onore ili s. Battito ¡Magno gli edificarono una chiesa nel sestiere di Dorsodu ro. — Isola Beljórle. Nella i ‘ metà del secolo XIII fu fot mata artificialmente onde piantarvi un forte, ila cui prese il nome, in occasione cioè delle guerre Ira’pa- triarchi aquileiesi, i conti di Gorizia,i tedeschi, i friulani, i veneziani ; e venne distrutta quando la repubblica di Venezia divenne assoluta dominatrice del Friuli e deU’Istria. -— Isola Borgognoni. Fu celebre per una ricca badia cisterciense di monaci della Borgogna, da’quali ricevè il nome. Ebbe i suoi principii presso la chiesa di s. Tommaso, allora parrocchia ilei la diocesi di Torcetto, il di cui pievano Rodolfo desideroso che in essa si aumentasse il culto divino, destinò di consegnarla a qualche regolare istituto. Secondò le di lui pie intenzioni Marco Ti evisan dello Grande, patrizio veneto, il quale avendo fabbricalo e dolalo di rendile il propinquo monastero, lasciò a’ suoi eredi in padronato l'elezione dell’abbate, e volleessersepolto nella chiesa con iscrizione che lo qualificava edificatore e fondatore del monastero. I primi ad occuparlo nel i i ()0 furono i canonici regolari ili s. Agostino, iiquali per cagione ignota dupu pocbi aiuti avenduloabban-iluualo, furono dalla Borgogna chiama- li ad abitarlo e ad ulfìziar la chiesa i cisterciensi nell 200. l’erò il loro capitolo generale nel 12o5 gli ricusò il titolo d’abbazia, se prima le Mie rendite non Ibs-ero au meni ale al man leni mento ili 24 monaci; tolta vulta l’accot dò nel 1 206, decorando ilei grado d’abbate il priore Lorenzo, e nel 1 2oq Ottaviano Quiriiti podestà in Romania donò al monastero una possessione suliurbaua a Costantinopoli.Bernardo abbate nel 1212 ricevè dal doge Pietro Ziani un lungo tratto ili lena posto in Costantinopoli, e poi nuche il monastero di Gel ai i nell’isola ili Cantila, cui si aggiunsero molli alil i donativi ili private persone, come ili Ureleuiaro vescovo di Capodislria, per l’esemplarità ile’monaci; laonde il monastero fu piivilegtalo da’Papi e gli abbati incaricali di ragguardevoli legazioni, come accennai nel voi. LXXVII, p. 127, e diffusamente narra il Corner. L’aria insalubre cagionando a’ monaci frequenti malattie, a-