dell’anno slesso (la Leonardo vescovo di Jesolo, con fr. Marino vescovo di Caorle e 3 altri prelati. Benché laChiesa universale faccia a’ 14 gennaio commemorazione di s.Felice prete di Nola,col nomedi martire per aver patito perCristo,questa chiesa e il clero veneto ne celebrano la festa come di confessore a’ 3i agosto. Il suo altare equellodellaB. Vergine,dell’antica chiesa, furono consagrati nel detto 1267. L’odierna, come sì vede, fu riedificata nel 153 1 con nobile struttura e disegno di uno de’Lombardi, e non del Sansovino, come per errore disse il Corner, ed a’ 4 ottobre 1624 «¡consagró il patriarca Tiepolo. Possiede alcune ss. Reliquie. Parrocchia e collegiata, era filiale di s. Maria Formosa, venne chiusa nel 1807 e la sua parrocchialità si concentrò in quella de’ ss. Apostoli. Fu poi riaperta, e con patriarcale decreto de’ 24 ottobre 1810 eietta nuovamente in parrocchia nella decanía di detta chiesa, e prosieguo ad esser parrocchia. Ha 3 1 16anime, e la chiesa di s. Sofìa per oratorio sagramen-tale, che nel seguente numero descriverò, s’intende sempre secondo 1’ indole e tra’confini d’un Dizionario. Vi ha pure I’ oratorio non sagramentale della Natività di Maria Vergine. L’ edilìzio di s. Felice è ben compartito e d’ottimo gusto, con belle porle sullo stile de’ Lombardi. Nel i.° altare è della moderna ora defunta Pascoli Angeli la s. Anna; nel 2. del pur moderno e defunto Querena la tavola con parecchi Santi ; nel 3.° è di J. Tintoretlo il s. Demetrio con ritratto un principe Chigi, che lo fece eseguire. Nel maggior altare è nobil lavoro del Passigtiano la tavola, in campo d’ oro, col Salvatore, il santo Titolare e due ritratti. Le due statuette laterali, come anche le 3 sulla porta maggiore, sono di G. dal Moro. All’altra parte nel i.® altare la tavola col Saverio, è del moderno co. Robustello; nel 2° Maria Concetta del pur moderno pittore Tona; e nell’ ultimo altare l’Addolorata è dipin- '49 lo che onora T ora defunto prof. Politi. 36. S. Sofia. Ad onore della divina Sapienza i Gussoni e Giorgio Tribuno nel 1020 eressero la chiesa, con nome greco chiamata s. Sofìa, indi vi fu istituita la parrocchia. Rovinosa, quasi la rifabbricò da’ fondamenti lo zelo di Tommaso Cu- 1 ini suo pievano, e celereraente la compì nel 1698. Quantunque abbia subito varie modificazioni, pur se ne vede ancora l’antica forma. Parrocchia, collegiata, filiale di s. Maria Formosa, fu nel 1810 chiusa e poi riaperta a’26 giugno 1836 a merito diGio. Battista Rebellin,che compratone il fondo lo donò per la celebrazione del culto divino a’ parrochi di s. Felice prò tempore, per cui oggi serve d'oratorio sagramentale della parrocchia di s. Felice. 37. SS. Apostoli, il cui titolo in alcune cronache antiche si trova indicato per Santo Apostolo. L’ultima delle chiese che dicesi per celeste rivelazione fatta fabbricare da s. Magno, in onore de’XII Apostoli, i quali a lui apparsi in visione glielo ingiunsero per divino volere, dov’egli trovasse 12 grue insieme congregate. Soccorso nell’impresa dalla cristiana carità, fu in breve perfezionata per quella di Gardoco Gardoli-co. La restaurarono gli Erizzo ed i Corner. Vicina a rovinare, fu da’fonda menti rialzata nel 1075 circa, ed a’6 luglio di tale anno la consagrò Guido vescovo di Traù, Di poi verso la metà del secolo passalo,si rinnovò nobilmente e con ben ideala maniera nell’ interno. Caterina Cornalo regina di Cipro, per quivi riposarvi l’ossa de’suoi antenati (vi ebbe pur essa la tomba nella cappella di essi, prima che fosse trasferita nel suo mausoleo a s. Salvatore), le donò il braccio di s. Amelisto glorioso martire ili Cipro, e il nobile di quel regno Chiriarco vi aggiunse il braccio di s. Barione abbate. Vi è pure un dito di s. Anna; i corpi de’ss. Ireneo e Fausto martiri, e le teste de’ss. 13