cato, pel i.° in Venezia lo dedicò a s. Filippo Neri. Anche l’altare della cappella» manca del maggiore,avea per tildares. Lucia; ma avendola i Vidman ridotta con particolare magnificenza, per riporvi il corpo incorrotto di s'. Magno martire, vescovo d’Opitergio e poi d’ Emonia, come si legge nell’iscrizione coll’effigie del Santo che riposa coricato e prodotto dal Corner, prese la sua denominazione, anche a motivo del solennissimo culto col quale ivi si venera. E siccome qui è pure il corpo di s. Massimo martire d’ Asia, rapito e donato da un Ba-doer, si confusero gli alti e si attribuirono all’altro, di che scrissero diversi, e Giovanni Sconlebio udì’ A Emonia vindícala. Anzi fu supposto che s. Massimo d’Asia fosse il celebre s. Massimo vescovo di Reggio, per cui un prete reggiano ne rubò la testa, che Sisto V fece restituire. Unita a questo sagro Corpo fu portala a Venezia, e in questa chiesa, una croce di bronzo col Crocefisso e dall’altro lato alcune figure, il cui disegno offre il Corner, forse pettorale per servire al sagro Corpo, benedicendosi con essa gl’infermi con efiicacia. Vie pure il corpo di s. Candido mavtire, forse anche quello di s. Savina martire, ed altre ss. Reliquie. E'tradizione che vicino alla chiesa vivessero circa il secolo XIII alcune pie donne dette Pieciuse o Romite, come presso altre. Finalmente sotto 1’ invocazione de’ ss.Canziano eCoinpagni martiri vi fu istituita Tomouima congregazione, una del IX del clero, delta anche di s. Galiciano, nel 1253. Era parrocchia, collegiata, fi lia le d i s. Silvetro, e di presente cou-tinua ad esser parrocchia, con 4412 a-nime. Ha per chiesa succursale s. Gio. Crisostomo, di cui nel prossimo n. 4o. E per oratorio sagramentale ha la chiesa di s. Maria Concetta de’Miracoli, della quale nel § X, n. 53 ragiono. 3g. S. Maria Nova fu parrocchia, collegiata, filiale di s. Maria Formosa, si soppresse e chiuse nel 1808, ed au- iSi ni addietro cadde e quindi venne demolita. L’edificava nel 971 la famiglia Rorselli d’ Aquileia abitante in Rialto, secondo la cronaca mss. Savina. L’ antico suo titolo era s. Maria Assunta, come nel 11 1 o, finché si disse Nuova dal XlIIsecolo. Caduto l’edifizio nel 1535, subito la rinnovò a proprie e altrui spese Nicolò Negri suddiacono titolato della chiesa, ed è fama con disegno del San-sovino, indi consagrata a' 17 giugno, i-gnorandosi Tanno,rinnovandosi la facciata nel 1770. Possedeva una ss. Spiua,del prodigioso Sangue del ss. Crocefisso di Cerilo, dono del doge Contarmi nel 163o, qual sua parrocchia ; ed altre ss. Reliquie. Possedeva pure il famoso dipinto di Tiziano figurante s. Girolamo, che va alle stampe, ora esistente nell’accademia di Milano. Il suo campanile restaurato nel 1498 dall'architetto Matteo Fontana, per volere del pievano Pietro Canal, si finì di demolire nel 1839. 4o. S. Giovanni Crisostomo, e anticamente s. Cecilia. Vuole la tradizione, che l’antica fabbricata nel 1080 da’ Callanei a questo gran vescovo di Costantinopoli, fosse situata incontro l’odierna, quando fu la cadente atterrata per l’incendio del 1473>> e quindi 1’ altra edificata, dopo i3 anni dal lato opposto della prima, con indulgenze d’in-uocenzo Vili a’contribuenti. La suacon-sagrazione si commemora a’i 3 febbraio, ma non si conosce Tanno in cui fu eseguila. Oltre un braccio del s. Titolare, si venerano le reliquie de’ss. Anna, Andrea Apostolo, Gio. Ballista ed Elisabetta sua madre, Stefano, Re Magi, Biagio, llarione, Afra, Onofrio anacoreta, del quale qui è autico il culto. Fu parrocchia e collegiata, era filiale di s. Maria Formosa fino al 181 o, e d’allora è succursale di s. Galiziano. L’edificio per la sua forma è uno fra’ pregiati di Venezia, il cui disegno è di Sebastiano da Lugano, a cui diede mano Moro Lom-baido. La tavola del 1.° altare co’ss. Cri-