Jugoslavia, si sono trasformati verso forme non soltanto nazionali, ina militari c imperialiste. 11 carattere militare del Sol(ol cecoslovacco è stato già illustrato da scrittori francesi in un libro dedicalo appunto all’esercito della Repubblica (L’Armée tckicoslovaque per Charles Henry e F. de Néans), recensito con molta evidenza dal massimo organo militarista francese, la France mtliuurt. E sarà opportuno che quei giornali, i quali per far le cifre grosse vogliono aggiungere la Milizia volontaria fascista all'esercito italiano, tengano finalmente conto anche di queste organizzazioni armate c collegate all’csercito che vivono ed operano nei due pesi slavi alleati della Piccola Intesa. Il monopolio della gioventù lJruna della guerra il Solcai era diviso secondo i vari rami nazionali jugoslavi. Ne esisteva uno croato, un altro sloveno c un terzo serbo. Nel congresso di Novi Sad del giugno 1919, subito dopo la guerra, i tre So\ol decisero, nellVbbrczza del primo momento, di fondersi in un solo gruppo jugoslavo, lo Jugo-Sofoi. Ma due anni più tardi, quando già si acuiva il dissidio fra serbi e croati, i tre rami si separarono di ninno per riprendere ciascuno il loro nome nazionale. La nuova politica egemonica siri«, iniziata dopo il colpo di Stato, riporta però anche in questo campo l'unificazione forzata dei grappi e la loro sottomissione a Belgrado. Sanzionata da Re Alessandro, è andata in vigore, il 14 febbraio 1930» una legge, che, con tre sole settimane di tempo per la liquidazione del passato, ha riunito i tre ScJ(ol in un’unica federazione chiamata « Sokol del Regno jugoslavo ». La nuova Federazione si è poi pure subito annesso un altro gruppo, il Primorje di Lubiana, circolo sportivo costituito fra i fuoriusciti della Venezia Giulia, i cui soci portano un costume bianco e nero, che vorrebbe significare il lutto per le regioni al di là del confine italiano, con sopra uno scudetto a fondo bianco e azzurro e l’alabarda di Trieste.