54 3. L'interno mirabile della celeberrima e Tenerumi» bnsilica di s. Marco nella forma è disposto a croce greca. Sei pilastro-ni ealtrettaole maschie colonne, ornate di capitelli messi aoro.dividonola nave maggiore dalle due laterali; e per tutto intorno il tempio gira un ambulacro che accoglie, nelle solenni funzioni, molto popolo. Cinque grandi cupole s’ innalzano maestosamente sopra una cornice di marmo, e sono pur esse disposte a croce. Per la profusa copia delle preziose cose d’arte che si presentano all’occhio attornio,a superare la difficoltà dell’esame onde gustarle, procederò con ordine comitt-ciandodalla nave centrale più grande.La lunghezza del tempio, dalla porta maggiore al di fuori sino all’antico altare del ss. Sagramento, è di piedi veneti 220, o metri 76,42; la larghezza della crociera di mezzo è di piedi 180, o metri 62,53; e la circonferenza di tutto il corpo di piedi 95o, o metri 33o,o2. Le colonne sono alte piedi veneti 56 e 58, o metri 19,45, e 20,14 dalla cima al pavimento. Su d’esse camminano j5 vól-toni maggiori, de’ quali 7 attraversano la nave di mezzo, e gli altri, girando lateralmente a’muri, compongono il cielo delle navi minori in tutto quello spazio che non è occupato dalle cupolette. Fra l’uno e l’altro di questi vòltoni, che nel braccio sinistro e nel capo si uniscono con altri archi maggiori, elevatisi nella nave maggiore e nelle braccia formanti la croce, le dette 5 grandiose cupole, le quali erigendosi maestosamente sopra una cornice di marmo, hanno 16 finestre ciascuna.L’altezza dal pavimento alla cima è nelle prime di mezzo piedi veneti 86, o metri 29,87, e ne^allre 3, una in capo e due nelle braccia, è piedi 80, o metri 27,79. Nella sommità di ciascuna s alza un fanale, sostenuto da colonne coperte di piombo: ergeudosi nella citila una Croce di rame, intorno alla quale una banderuola gira secondo il soffio de venti. Sulla porta del principale ingresso, alla quale si ascende per 7 gradini, ¿collocato uno de’più antichi musaici di questa chiesa. Figura Cristo a-vente a’ lati la Vergine e s. Marco. Poi nell’arco massimo sulla detta porta, in 5 comparti sono espresse alquante visioni dell’Apocalisse, lavorate nel 1570 da Francesco Zuccato,ed altre figure diSan-ti condotte dal nipote Arminio. Contro l’accuse degli emuli, furono magistralmente lodati. Non è ben certo chi somministrò i cartoni per si grandiose opere, ma sembra che Tiziano ne facesse gli sbozzi, e per la sua vecchia età li compisse il figlio Orazio. Non parlandodelle singole figure de’Santi che ornano i piccoli vólti di questa nave, nella 1.“cupola si vedono rappresentate,tra lei6 finestre di essa, 32 figure esprimenti lei6nazioni chiamale alla salutare luce del Vangelo da’XII Apostoli, i quali sono effigiati sulle finestre medesime, in atto di ricevere il dotto delle lingue dallo Spiti to Santo,che vedesi sulla sommità della cupola.— Sotto 1’ ultimo arco, alla sinistra di chi mira, verso il centro del tempio, sorge un altarino coll’ immagine del Crocefisso dipinta sulla tavola e coperta di cristal- lo. Ricorda la tradizione, che, essendo appesa in un capitello della piazza, qui venne posta nel 1295, poiché, ferita dal pugnale d’ uri empio, dalla lesione prodigiosamente spicciò vivo sangue. Ne avvalorala credenza il luogoov’è posto l’altare, fuori al tutto di simmetria dal resto del tempio, e l’essere ornato di marmi preziosi, cioè di nero orientale, di a-fricano, di verde antico, di granito, di pentelico, e persino la palla che regge la Croce del cupolino è d’ agata cornio-lata d’oriente, che pel suo diametro di circa un piede si tiene in gran pregio. E' opinione del cav. E. A. Cicogna che questa edicola del Crocefisso detta da’ veneziani el capitelo sia stata dapprincipio dedicata alla santissima Annunziata, ciò potendosi giustamente arguire dalle immagini dell’Angelo e della Ma-