I 52 sloforo, Agostino e Girolamo dottore, si condusse nel i5i3 da Gio. Bellino: si loda la fantasia, la nobiltà del carattere, la forzaj la vaghezza e 1’ armonia di tinte. La tavola del maggior altare con s. Giovanni Crisostomo conságra- lo vescovo e altri Santi, si dice cominciata da Giorgione, e compita da Sebastiano del Piombo, ovvero tutta sua. A lato degli altri due aliali si collocarono 4 figure di Santi, opere di G. Mansueti. Il bassorilievo delTultimo aliare è studiata opera di Tullio Lombardo. 4i. £ Lucìa, prima intitolata alla ss. Annunziala. L’origine di questa chiesa si assegna all’anno1192. Si rese celebre per la traslazione in essa del suos. Corpo, come ritengono gli scrittori veneti e alti i. Però il Butler fu d’avviso, nelle Pile de principali Santi, che il corpo della celebre s.Lucia vergine e martire di Siracusa, ivi,dopo il martirio patito nel 3o4,sia rimasto parecchi anni, ma fosse poi trasferito in Italia (ossia nella sua terraferma, ed alcuni dicono nell’ VII! secolo). Sapersi da Sigeberto di Gemblours, che 1’ imperatore Ottone 1 (re d’Italia uel 961 e nel seguente imperatore, morì nel 973) lo fece poi portare a Metz, dove si venera nella bella cappella della chiesa di s, Vincenzo. La porzione delle reliquie di detta santa, ch’era anticamente a Costantinopoli, è di presente a Venezia, evie o-(torata con peculiar divozione nella chiesa a! suo nome intitolata. Ciò premesso colla critica, per le diverse opinioni circa il luogo delle traslazioni, seguirò il linguaggio della principale mia guida per le chiese di Venezia, ch’è il benemerentissimo Corner. Nel 1204, funioso per la conquista di Costantinopoli, da questa fu condotto il corpo di s. Lucia in Venezia, e collocato nella chiesa di s.GiorgioMag-gioi e de’benedettiui nell’isola omonima, ov’ eia sommamente veneralo, massime nel giorno consagrato dalla vittoriosa di lei morte a’ i3 dicembre. Ma perchè in quel giorno per lo più burrascoso e iu- clemente, succedevano nel tragitto della laguna frequenti gravissime disgrazie di naufragi, fu determinato nel 1 279, in cui per improvviso turbine perì un gran numero di persone, onde potersi venerare il sagro’Corpo dal popolo con maggior sicurezza, di trasferirlo in Venezia nella chiesa parrocchiale eretta sotto l’invocazione della Santa. Seguila traslazione a’ 18 gennaio 1 280, 01226 coinè leggo nello Stato personale ; giorno memorabile pel i.° arrivo del s. Corpo, Dio illustrandola con due prodigi, cioè con lasciare la Santa una delle sue braccia iu mano dell’abbate di s. Giorgio, econ ridonare la vista perduta ad un nobile che ne invocò la grazia. Accrescendosi poi colla divozione del popolo il cullo della Santa, per solennizzarne con pompa la festa ebbe origine uel 1284 una pia confraternita coll’assenso del pievano della chiesa e degli altri suoi preti. Da questo e da’docuinenti si deduce, che allora fosse anche collegiata. ¡Nel pontificato d’Eugenio IV, ottenne da questi il vescovo di Feltre Tommasini, che la chiesa di s. Lucia fosse unita al monastero delle domenicane del Corpo di Cristo, già da circa mezzo secolo fondato uella stessa parrocchia. Questo si effettuò alla morte del pievano nel luglio 1444-i e d’allora in poi i pievani esercitarono la cura sotto la giurisdizione delle monache.Frattanto alcune religiose, vestito 1’ abito del 3.° ordine de’Servi di Maria,sotto la regola di s. Agostino, si ridussero in una casa vicino alla chiesa dis. Lucia, ove vivendo informa di comunità religiosa riuscirono di e-dificazione. LJ acquistala riputazione vi trasse laute compagne, che divenuto angusto il luogo, molte di esse trasferironsi a Padova per fondare un nuovo monastero. Le 8 religiose restate in Venezia, fidando nel diviuo aiuto, comprarono alcune case contigue alla loro, e dispostele in forma di piccolo chiostro, vi entrarono nel 14^9, coll’intendimento d’istituire un monastero sotto l’invocazione del-