3 l4 s. Pancrazio, e produce l'autorità di Papa s. Gregorio I, sull’esistenza nella medesima del s. Corpo. Narra pure del-l’altre chiese di Roma che ne possiedono le reliquie, ed il Capo venerarsi nella basilica Lateranense, e che nel grande incendio che la bruciò si conservò illeso con l’immagine del Salvatore, ma sudò sangue per 3 giorni continui. Notai nella biografia del santo, che le sue reliquie furono nella sua chiesa disperse nelle due repubbliche romane del 1798 ei849 da’ furiosi e sacrileghi repubblicani, e persino spezzata l’urna che racchiudeva le venerabili ossa ; e devastato empiamente tutto il tempio, rapita la s. pisside, fatto in pezzi il ciborio. 11 corpo di s. Sabina matrona romana e martire, si venera nella Chiesa di Roma s. Sabina, sotto l’altare maggiore, rinnovando il quale Sisto V ritrovò le reliquie del suo s. Corpo, e quell’altre di cui anche nel voi. LXXXVUI, p. 86: tanto testifica il citato Piazza , anche nella sua Gerarchla Cardinalizia. E ciò basti per ora, quanto alle ss. Reliquie. 11 Baronio negli Annali ecclesiastici, e il diligente suo compendiatole Rinaldi, all’ anno 855 dicono morto s. Leone IV a’ 17 luglio, e senza dimora di comun volere fu eletto Benedetto 111; ma poi alcuni perversi,.valendosi dell’opera degli ambasciatori imperiali, posero violentemente nella sagro-santa sede Anastasio.scomunicato. Lodo-vico II, vedendo che nell’elezione del Papa non si avea riguardo all’imperatore, studiossi, in odio del clero romano, il quale procedeva all’ elezione con liberi voti, di promuovere a tanta dignità quel-l’ambizioso di perduta salute. Ma ili vuoto andarono i temerari intendimenti del principe. A lui e al padre Lotario I il clero mandò il decreto dell’elezione. Intanto i fautori dell’ antipapa posero in prigione Benedetto III. Gli ambasciatori adunato il clero uella Chiesa di s. Emiliana, vergine e martire romana, gl’iin-posero per Papa Anastasio. Il clero ri- cusò e col popolo tornava ad acclamare Benedetto III, che riconosciuto dagli ani -basciatori, Anastasio fu cacciato. Nel minuto racconto non avvi parola, che Benedetto III fuggisse, nè poi ne partisse durante il breve pontificato. Lodovico A-gnello Anastasio, Istoria degli Antipapi, 1.1, p. 166, anch’egli narra l’elezione di Benedetto III a’17 luglio 855, ripugnante per virtù; poi il decreto dell’elezione fu mandato all'imperatore Lotario I, secondo 1’ abuso che riprovai in tanti luoghi, e derivato per conoscere se canonicamente erasi proceduto; quindi l’Augusto inviò i suoi ambasciatori per assistere alla sua consagrazione, i quali furono incontrati da alcuni fautori dello scomunicalo Anastasi o cardinale deposlo, per subornarli, e intanto imprigionarono Benedetto III strettamente legato. Allora Anastasio s’intruse nella Sede apostolica e commise scelleraggini nella basilica Vaticana, peggio d’un saraceno. Fece spogliare il Papa delle vesti di sua dignità e iniquamente battere, oltraggiandolo pure con villanie; indi lo consegnò a Giovanni e Adriano preti, stali deposti anch’essi da s. Leone IV, perchè lo legassero e tenessero prigione. A tante barbarie alti clamori alzarono il clero e il popolo, e giammai vollero piegare a’ minacciosi ordini degli ambasciatori, di riconoscere Anastasio per Papa. Allora gli ambasciatori usarono la seduzione, senz’effetto, onde tornarono frementi alle miuacce di far mozzare teste. Ricusandosi da’vescovi di Ostia ed’Albano consagrare l’antipapa, finalmente gli ambasciatoli udendo tutti i vescovi, il chiericato, il popolo gridare nella basilica Lateranense: Benediclus Beatissimum Papaia volumus, ipsurn-(¡ite desideratnusj calmando il loro furore, tentarono ancora una volta gli ambasciatori di favorire Anastasio, e poi riconosciuta la verità si diedero per vinti. Fu dunque vergognosamente cacciato A-nastasio, e liberato Benedetto III fu portalo trionfalmente nella basilica Liberia-