tale, bizantino o arabo, e che nulla di assolutamente gotico si può riconoscere a Venezia fuorché 1’ abusiva denominazione. Risiaurato questo palazzo nel i 847 destinavasi dal municipio a sede delle scuole tecniche ; ina sorvenuto il malaugurato anno 1848, Cu poscia destinato a caserma militare, a cui tuttavia serve. Piegando in questo punto il Canal grande verso l’est, tiene pure alla sinistra il palazzo Balbi, eretto in 3 ordini dall’architetto Alessandro Vittoria nell’anno i58a, edifizio magnifico e opera grandiosa, se non che fa desiderare alquanto maggiore castigatezza negli ornamenti. Di qui i principi solevano vedere le regate. L’ elegante edifizio, adorno di 3 ordini e di gentilissime sculture, che sta sulla destra del canale appena voltato, è il Palazzo Contarmi a s. Samuele. Si avvicina alla maniera de’Lombardi, fors’anche della scuola Bramantesca; di scompartimento ragionevole e coronato di frontespizio, mostra il risorgimento della bella architettura. Nel rilevarne il Diedo i pregi, col prospetto presso Le Fabbriche di Venezia, ecco come si esprime. Siccome gli occhi hanno la loro musica, cosi anche l’architettura ha la sua poesia ¡quindi somiglia questa fabbrica al genere epigrammatico, poiché la leggiadria più che la magnificenza, e la grazia più che la ricchezza costituiscono il distintivo di questo edifizio, che senza fasto pur si raccomanda perla preziosità della materia. L’ opera appartiene a’buoni tempi dell’arte, se non per anco salita al pieno meriggio, certo avanzata non poco oltre I’ aurora, per sapersi cominciata circa il 1 5o4 e terminata nel 154^. Tornando alla sinistra, vedesi il palazzo Grimani di buona forma, che fu dato inciso come opera di Lodovico Lombardo. Poscia alla destra uno dietro l’altro 4 palazzi della famiglia Mocenigo, ne’ quali sono buoni quadri, primeggiandovi il modello del celebre Paradiso di- 415 pinto dal Tintoretto nella sala massima del palazzo ducale; modello tanto più prezioso che di mano del grande artista, non patì, come il quadro, i danni della restaurazione. Così il sullodato veneto Dizionario. Ma il eh. Moschini nomina 3 soli palazzi Mocenigo,dicendoli di buon disegno; mentre il4.°passò in proprietà de’Charmet. Un altro poi ricorda presso s. Polo e già Cornaro, architettato con molto ingegno del Sanmicheli, che lo fece apparire regolare ad onta di sua pianta irregolarissima. Dirimpetto alla sinistra del Canalazzo è il Palazzo Pisani a s. Polo, d’architettura della i.a metà del secolo XV, della maniera tedesca, in principio del quale fu edificato, che annunzia vicino il rinascimento del buon gusto, l’epoca più vicina all’ottimo; econ-servava il celebratissimo quadro di Pao- lo Veronese rappresentante la Famiglia di Dario innanzi ad Alessandro Magno, uno de’più insigni resti del veneto splendore e dell’arte del pennello, il quale deplorabilmente per nessuno spirito di amor patrio, da chi meri doveva fu ora venduto e passò nell’accademia di Londra. 11 Piazzetta dipinse in faccia al suddetto,la Morte diDa rio. Con due tavole,del prospetto e colle parti degli ornati,si vede nella bell’opera, Le Fabbriche di Venezia, con degne parole del Cicognara, che magistralmente tutto compendia. Nel pa-lazzoBarbarigochestìsseguita,edha la faccia sul rio di s. Polo, trova vasi sino al 1851 una delle più scelte gallerie,soprattutto di tavole della scuola veneta; tra’preziosi quadri ve n’erano delle 3 maniere di Tiziano, opere che gl’ intelligenti non erano mai sazi di contemplare, le quali cose tulle passarono a Pietroburgo nella galleria imperiale : eravi ancora il gruppo d’Icaro e’Dedalo, uno tra’primi parti del nascente genio di Canova, modellalo prima che di Venezia andasse agli studi inPioma,la quale tosto divenne teatro di sua gloria. In faccia a questo è il Palazzo Spinelli e già Comari, molto eie-