al testamento della eh. me, del Cardinal Cristoforo Widtnan , ed alcune riserve date al lodato conte Widman su ciò che spettala suddetta esenzione.:=rDi nostra certa scienza e similmente colla pienezza della nostra suprema potestà, vi ordiniamo che in nome Nostro in primo luogo assolviate, come Noi assolviamo, il predetto conte Giovanni Widman supplicante da tuttociò che da esso è stato fatto ed operato, e rispettivamente om-messo di fare ed operare finora contro la forma del citato testamento del Cardinal Cristoforo Widman intorno al palazzo comperato qui inFvoma in esecuzione del medesimo testamento del Cardinal Wid-r man come sopra posto al Quirinale, e precisamente in luogo detto Magnana-poli, ed inoltre lo liberiate, come Noi lo liberiamo, dall’obbligo della deputazione in futuro dell’amministrazione o sia custodia di detto palazzo ordinata nel suddetto testamento. E di più accorderete, come Noi concediamo ed accordiamo, al medesimo oratore, edalli di lui successori, la facoltà di poter locare ed affittare il medesimo palazzo , non ostante la proibizione espressa dal detto Cardinal YVid-inan testatore , con condizione espressa peto, che lo stesso oratore e i di lui successori sieno tenuti ed obbligati di dare e gratuitamente prestare una comoda a-bitazione in qualche casa religiosa a que’ Vescovi dello Stato Veneto che vengono in Roma ad LiminaApostolorwnjn cor-respettività, supplemento o compenso di quel peso, cui soggiaceva il riferito palazzo a tenore del detto testamento del predetto Cardinal Widman, e come il medesimo oratore colla sua supplica ce ne ha fatta l’istanza. E cosi vogliamo e comandiamo non ostante il precitato testamento di esso Cardinal Cristoforo Widman, e qualunque altra cosa che facesse, o potesse fare contraria e non altrimenti. In esecuzione pertanto del presente nostro chirografo, ne pronuncierete qualunque decreto, concederete in nome Nostro le 5o5 opportune facoltà, e farete tutt’altro che pel totale adempimento, perpetua fermezza e sussistenza di questa nostra gra-zia stimerete essere in qualsivoglia modo espediente e necessario. Essendo ec. Dato dal Nostro palazzo apostolico al Vaticano questo dì igiugno 1777. Pius PP. VI.z^z Luigi Zappelli can.‘’archivista del Rm.° Capitolo di s. Marco.— Si fa noto inoltre, che dalle notizie esistenti nel nostro archivio, non apparisce vendita alcuna dì detto palazzo, e che le pi» gioni ritratte dal medesimo dopo la grazia ottenuta dal conte Giovanni Widman ascendenti a scudi 4oo, o 3oo ancora, servirono per gli acconcimi e per l’estinzio* ne di debiti contratti nella occasione della compra del suddetto palazzo”. Innu-merabili sono i patriarchi, gli nrcivesco? vi, i vescovi, gli abbati e altri dignitari ecclesiastici veneziani; sempre il loro eie* ro secolare e regolare essendo stato do^-vizioso di personaggi che alla dottrina accoppiarono le più belle virtù. — Quanto agli illustri veneziani, senza ricordare i Santi, i Papi, i Cardinali sullodati , ecco quelli che registra il Dizionario veneto, nell’articolo Venezia. In esso si legge. Molti e molti illustri uomini produsse Venezia che sarebbe lungo il numerare; ma non voglionsi per questo passare sotto silenzio almeno alcuni de’più distinti. V’intreccierò alcune qualifiche ed e-rudizioni bibliografiche, del resto fedelmente riportando i nomi esposti nel Dir %ionario geografico. I dogi di Venezia Pietro 11 Oiseolo,Domenico Michieli,Enrico Dandolo conquistatore di Costantinopoli, Andrea Dandolo storico delle pa^ trie cose riputatissimo , Pietro GradenU go riformatore dello stato, Sebastiano Ve-nier vincitore a Lepanto, Andrea Gritti e guerriero, Francesco Morosini guerriero soprannominato Peloponnesiaco. Aggiungerò il doge Marco Foscarini quale scrittore. Pe’dogi si potino vedere: Marcello, File de' Principi di Finegia tradotto dal ¡Junieuichi, Vinegia per F.