la una cappella, e vi fu istituita una pia confraternita. In questa chiesa ebbero sepoltura in diversi tempi, i dogi Andrea Coniarmi e Francesco Morosi-ni ¡1 Peloponnesiaco, ed il Cardinal Giovanni Bertrandi, morto mentre trova-vasi oratore ilei re di Francia presso la repubblica coll’epilaflio riferito dal Ciac-conio, t. 3, p. 857. Soppressi gli agostiniani nella memorata epoca , la chiesa con decreto patriarcale de'24 ottobre 1810 fu dichiarata parrocchia e lo è tuttora, sotto la decania di s. Marco. Comprende la parrocchia 3g48 anime, ha per chiesa succursale s. Vitale, di cui nel § Vili, n. 18, e per oratorii sagra menta li le chiese di s. Maurizio e di s. Samuele, delle quali parlai nello stesso § a’n. 17 etg. Mei suo perimetro è pine l’oratorio non sagramenlale di s. Maria Annunziala. Questo tempio ili s. Stefano protomartire, è uno de’più grandi di Venezia, e della struttura denominata tedesca, ossia di stile archiacuto, colla porta maggiore cospicua per intagli ornamentali, compartito a 3 navi sostenute da colonne, ricco di moltissime cose di singoiar pregio. Sopra la pila è lodala opera del Mosca la iigura della Carità. Nell.“ altare la Nascila di Maria Vergine è opera del Bambini , ben concepita e condotta con dottrina. Nella sagrestia si ha un’altra opera avente gli slessi pregi, ma del Rizzi, colla Strage degl’ Innocenti ; vi hanno due quadretti ili Bartolomrneo Vivati-ni con due Santi ; il martirio del Titolare, di Santo Peranda ; l’ultima Cena, del Tintorelto, e l’insigne dipinto di Palma seniore, con la Vergine e Santi, altre volte in chiesa. L’allare maggiore è magnifica opera architettala da A. Pa-■lizza. L’ opere di scultura nelle pareti del coi o sono del celebre Cautelo o Gam-belo : i sedili al di dietro hanno il nome del loro autore fr. Gabriele agostiniano, quello stesso che architettò il chiostro, decorato di affreschi del Pordenone, di cui ora rimangono pochi avanzi. Qui è 273 osservabile il deposito Ferretto, che ha tutto il carattere Sanmichelesco. Nel 3.° altare all’altra parte, le due statuette de’ss. Girolamo e Paolo sono due squisiti lavori di Pietro Lombardo. Nell’ultimo altare la tavola dell’ Assunzione di Maria Vergine è tizianesco lavoro del Corona. Presso la porta è mirabile il mausoleo, concepito lodevolmente e travagliato diligentemente, dell’insigne medico ritninese Jacopo Suriani, il quale fece condurre il nettissimo getto in bronzo, che fu collocato di recente presso la porta della sagrestia, rappresentante la B. Vergine col Bambino e altri Santi. Le Fabbriche di Venezia ne pubblicarono il disegno coll'illustrazione di Oiedo, che netl’encoraiarlo disapprova il corredo de’ teschi ne’sepolcri. Nel mezzo del tempio è la storica magnifica tomba o sigillo con ornamenti in bronzo, sculture di Filippo Parodi, del sullodalo Morosini. Di più nello stesso tempio sono i montt-menti sepolcrali di 3 celebri generali della repubblica, cioè Jacopo del Verme, Bartolomeo Alviano, e Domenico Contarmi, per non dire di quelli d’altri illustri. 26. Benedettini di s. Gregorio. Ne parlai nel § Vili , n. 69 delle parrocchie , non più esistendo nè il monastero, nè la chiesa. 27. Minori osservanti francescani di s. Francesco della Vigna, in Vinca. Per impulso di quella divota propensione, che nudriva verso il serafico istituto , Marco Ziani conte d’Arbe, figlio di Pietro doge, volle non solo col pio legato di sopra narrato beneficarne gli alunni di s. Maria Gloriosa, ma prescrisse ancora d’esser sepolto nella tomba comune de’frali. Assegnò pure , come raccontai nel voi, XXVI, p. 80, tuta sua vasta vigna posta nella parrocchia di s. Giuslina nel sestiere di Castello, in cui era una chiesa edificata nel 1234, acciocché servisse d’abitazione a 6 religiosi frati minori, 0 domenicani, o cistercieusi, c mauteuuti col-