da Costantinopoli nel 14-^4 narra Corner (questo sagro Corpo fu trasferito nel 181 o nella chiesa di s. Zaccaria, ove tuttora si venera). Nel coro interiore si conservava il corpo della lodata b. Eufemia, delle cui eroiche virtù e prodigiose azioni die’contezza lo stesso scrittore, coll’effigie della serva di Dio (soppresso il monastero quel beato Corpo fu ritirato dalla famiglia Giustiniani sulle Zat-lere,e fu ripostosotto la mensa della cappella domestica). Le uionachequi rimasero sino alla generale soppressione, ed al presente la chiesa e il monastero trovansi convertiti per uso delle pubbliche carceri,cioè della casa di correzione in s. Croce olla Giudecca, un cappuccino essendo il cappellano curato e predicatore. In questa nuova riduzione, non si conservarono che 3 soli altari, il maggiore e due laterali: Nel primo si collocò una bella pala di Damini, da Castelfranco, colla Visitazione, e due stupendi latera- li, opere, una del Bonifazio, l’altra della scuola di Paolo. 3o. Domenicani di s. Domenico. Morto nel 1312 il pio doge Marino Zorzi, in conseguenza di sua benefica disposizione nella parrocchia di s. Pietro di Castello fu edificato un convento per 12 domenicani, con ospedale per l’orfane abbandonate, echiesasotto il titolo di s.Dotnenico, prendendone possesso i religiosi neli3i7 qual vicariato dell’altro convento de’ss. Gio. e Paolo.Rallentata dipoi l’osservanza regolare,accorse il b.Giovanni Domenici a riformarlo; lo fece rifiorire, e verso la fine del secolo XIV lo rese indipendente dal nominato. Indi gli esemplari suoi religiosi servirono alla fondazione o perfezione di altri, e fr. Giovanui de Benedetti meritò il patriarcato di Grado nel >4oo. Il Corner celebra i religiosi più illustri che aumentarono rinomanza al convento, e quelli in bel numero elevati all’episcopato e al patrio patriarcato. Frattanto l’uffizio del supremo inquisitorato contro i’ eretica pravità, che ucl dominio veneto era- 283 si istituito fin dal 1286, o nel 1289 da Nicolò IV, come notai a Inquisizione,e della posteriore sua moderazione, assegnalo alla direzione de’francescani di s.Maria Gloriosa de’ Frari, il che già rilevai al n. 21 di questo §, nel 156o da Pio IV fu trasferito ne’religiosi di questo convento. Il 1 .* inquisitore domenicano fu fr. Tommaso da Vicenza, cui successero i riportati da Corner, molti de’quali promossi al governo di chiese vescovili. Nell582 quivi morì e con solennissimi funerali fu sepolto in monumento di marmo, fr. Paolo Constabile maeslro generale dell’ordine. Dopo vari ristauri, massime per I’ incendio dell’arsenale del 1 56g, indi nel 1586 riedificatasi la chiesa da’fondamenli e nobilitata con altari marmorei, dipoi nel 1609 la consagrò fr. Raffaele da Riva domenicano vescovo di Curzola, e I’ altare maggiore in onore del titolare s. Domenico fondatore dell’ordine. Nell’altare della Maddalena si collocarono le reliquie della ss. Croce; un dito incorrotto di s. Caterina da Siena, oltre il velo e la sua veste, donate dal suo confessore il b. Tommaso d’Antonio senese propagatore del 3.“ ordine di s. Domenico, e dal suo trattato si ricava, che a Venezia deve l’ordine de’ Predicatori, non solo i principii dell’universale sua riforma, ma lo stabilimento dello stesso 3.° ordine; un dente di s. Domenico medesimo; e quell’altre reliquie registrale dal Corner. Questi inoltre riferisce le notizie de’ beati domenicani religiosi del convento e deposti nella chiesa, Nicolò da Ravenna, Tommaso Calfarini altro confessore di s. Caterina, e Agostino da Biella. In questo convento a’ 12 agosto 1668 vi prese l’abito domenicano fr. Vincenzo M.‘ Orsini primogenito de’ duchi ili Gravina , poi cardinale e nel 1724 Papa Benedetto XIII; laonde col breve Quod inter, de’7 agosto, rispondendo a’ frati pei rallegramenti di sua esaltazione, ne rinnovò la memoria, e di avervi deposto il nome battesimale di Pier Francesco; e poscia inviò in dono