ìgG gaio per la prese illazione del la/»o.ra d’oro,> benedetta ( J.) alla basilica Marciana, oltre altri onorifici incarichi, come del ritiro e invio ili Roma dell'archivio della Nunziatura, che ricordai in principio; e per non dir altro, sempre dal Papa il prelato accollo, molte volte ili Roma e nella pontificia villeggiatura di Caslel Gan-dolfo, colla più cordiale amorevolezza. A-dunque comincerò coldire, chea’i4 febbraio i 833 si compiaceva notificarmi, onde parteciparlo anche al Santo Padre,avere ritornalo all’ antico splendore il complesso de’ marmi che già formavano la maggiore cappella di s. Mattia del tempio de’camaldolesi di Murano, della quale e della chiesa tratto nel § XVII, n. 19, ed essere tutto pronto per l’erezione loro nella sua abbaziale.Mancandogli le forze a tanta impresa, aver ideato d’affidarsi alla divozione de’ fedeli verso la li. Vergine, per venire assistito, mediante Eccitatori» de’ 12 dello stesso febbraio,datata dall’abba-ziale e stampata dalla tipografia Antonel-li,che mi rimise e dicendomi nella lettera: «Che inesprimibile gioia perme,se giungo a tallio di serbare lanlo monumento,d’in-titolarlo a Maria Vergine, e di poter rendere eterna la memoria, che sotto l’ombra di si da me veneralo supremo Gerarca rinacque a nuova vita la tanto bersagliata mia chiesa ? Nostro Signore ricorderà l’altare, le spalliere ec. ; ma mi è dovere far che sappia delle iscrizioni. Appiedi gliele trascrivo, onde non abbia a saperne per mezzo altrui. Ella mi metta supplichevole a’di Lui ss. piedi, e mi conforti colla nuova , che gli sforzi miei vengono con me da Esso Lui benedetti Dicono l’iscrizioni: 1." Gregorio XVI-Pont. Max. - Indulgente - A diruta Matthiae Ap. - Ecclesia - Olini Monadi. Camaldul. - Muriani - Transiti-timi. 2." Petrus Abbas - Ejusdem Pont. -Praelat. Doniest:- Suo Ac Decolorimi Aere - Reficiendum - Curavit - An. Rep. Sai. - mdcccxxxiii. Il Santo Padre mi ordinò di significare al prelato la sua pa- terna soddisfazione per tutto, così per le iscrizioni; e di mandargli 100 scudi per oblazione, onde corrispondere all’Eccita-toria. Questa, eloquente e commovente, principia colle verissime parole.»In una città, che in ogni suo angolo offre parlanti monumenti della più viva e radicata divozione alla Madre Divina: in una città, in cui in argomento così meritorio e glorioso gareggiò per 14 secoli colla magnificenza del Principato la spontanea generosità d’ogili classe di cittadini, non può alla mente offerirsi il dubbio anche solo, che un’opera indiritta immediatamente ad onorare la Vergine benedetta^ da compiersi in una chiesa intitolata al più tenero e proprio de’suoi maternali attributi, non sia per essere spontaneamente secondata e favorita”. Quindi, onde venir tutelato nel lavoro, che volgeva in animo d’intraprendere nella sua chiesa abbaziale, descrive le notizie della chiesa, caduta nell’oscurità e in abbandono, specialmente dopo le fortunose vicende de’ primi anni del corrente secolo. Dichiara il sagro e pio stabilimento eretto nel g3g dalla divozione e splendidezza della veneta patrizia famiglia Moro, illustre già per chiari uomini d’ armi e di toga. Oltre l'incomodità dell’accesso, conseguenza del ponte rovinato nel 1 y52;tan-to e pel diroccato clauslro, e per le screpolale pietre sovrapposte a’molli sepolcri a pianterreno, e per gli sparsi rimasugli dello smantellalo abbaziale palazzo, e per la disacconcia destinazione,ch’eravisifatta della maggior porzione dell’area interna; tanto deserto e invilito mostravasi il locale, pacifico albergo un tempo di venerandi uomini all’ orazione e all’opere della carità soccorrevole consagrati, che meno dispiacevoli al guardo comparivano parecchi non cittadini tugurii della squallida povertà. Per un luogo sì tristo, e così malmenato dal volger de’secoli, dalla non curanza de’ suoi custodi, e più volle dall’ insaziabile avidità de’ suoi mandatari, non giunse ad iscorag-