Pubblica un giornale mensile, Vlslra, e un foglio, pure mensile, per i ragazzi, Mah Istramn (Il Piccolo istriano), dedicato ai figli delle famiglie allogene che tenta di raggiungere nella Venezia Giulia con il contrabbando degli emissari per nutrirli di fiero odio combattivo contro l’Italia. L’ “Ape jugoslava „ Non meno importante per l’inquadramento c la formazione spirituale antitaliana degli emigrati allogeni è la /«¿o-sla veniva Matita (L’Ape |uglos1ava). Lssa è stata (ondata a Lubiana sin dal 1920 da un fuoriuscito allogeno deU’Istria. Da! 1922 si è diffusa, con varie sezioni, in rutto il territorio jugoslavo. Ufficialmente ostenta compiti soltanto culturali: in realtà ha carattere e attività nettamene politici ed è una centrale organizzativa di propaganda fra gli allogeni della Venezia Giulia e di dimostrazioni periodiche contro l’Italia per tener vivi gli spiriti. Stampa opuscoli e manifesti antitaliani, diffondendoli non soltanto in Jugoslavia ma nella Venezia Giulia e all’estero. Sussidia gli studenti emigrati del Litorale ed ha finanziato il giornalismo slavo aggressivo della Venezia Giulia. Organizza feste e conferenze di propaganda antitaliana e paga emissari e agenti per imprese d’oltre confine. Il suo ordinamento è alquanto misterioso. Il presidente della società viene eletto ogni anno, insieme ad un comitato esecutivo, ed ha vasti poteri personali, sottratti ad ogni controllo dei soci, per rutto quanto riguarda la sua vera attività e la raccolta e l’impiego dei mezzi finanziari. La società conta attualmente più di duecento filiali, con oltre centomila soci, fra i quali figurano quelli di costrizione — casse di risparmio, banche, società industriali e commerciali — messi a contributo per il finanziamento. In otto anni la I ugoslavens^a Manca ha così potuto elargire per la sua azione quattro milioni di dinari. Sciolta apparentemente, dopo il colpo di Stato, il 39 aprile 1930 questa misteriosa e attiva società è stata subito ricostituita