tare ecclesiastico (V.) Laico ( V.) «li sagra erudizione fornito (come riportai laconicamente nel 2.°di tali articoli),si fece a confortarlo a coltivare si coni tnendevoli studi, e perchè altri per sì giusti encomi e col suo esempiosi accingessero ad imitarlo; avendo pure il Papa nominato con elogi alcuni di (|ue'celebratissimi secolari che n si Ila t-ti studi eccellentemente si dedicarono;giu-dicando il medesimo Papa, con evidenti ragioni , non essere sconveniente ad un laico, fornito d’ingegno, d’erudizione e di •dottrina, per promuovere i vantaggi della Chiesa e la gloria di Dio, trattare materie ecclesiastiche, massime se d' Enuli-, zione e di Storia (F.), le quali molti di essi egregiamente illustrarono. In tale « novero nominò con onore molti cospicui veneti e le loro opere, abbondando gli e-sempi edificanti, di cose ecclesiastiche da uomini non ecclesiastici maneggiate perfettamente; e rigettando colla Glossa l’interpretazione del canone del capo: Qui-ciimquc de haereticis, in Sexloj poiché alcuui facendo di esso fondamento, pretendono malamente, ciò spettare a’ soli chierici e monaci (diversi di questi opinando che l’immenso campo dell’erudizione si abbia a tenere dagli uomini di chiesa, perchè altrimenti essi vedono il pericolo,che l’empietà lo guasti adonta e strazio della religione). Dichiarò inoltre il magnanimo e dottoPontefice,riputare utilissime, pregevolissime e preziose le memorie d'antichità pubblicate dal Corner, tj eziandio pel grande e vario uso che si conobbe fatto dagli studiosi d’ogni erudizione; aggiungendo,che singolare fu sempre e come proprio ornamento della gloriosa di lui patriaVenezia,lostudiodella cristiana pietà e religione, come con meraviglia ampiamente rilevasi dall’ opera sullo-data. Si consolò finalmente col Corner, per avere i presidenti del collegio delle IX congregazioni, come procuratori di I tutto il clero di Venezia, già decretato e fatto eseguire in onor suo una medaglia. Iu questa, riportata dalle Noli- 9 zie, n glorioso perpetuo monumento del Corner, coinè a benefattore, i detti presidenti fecero imprimere la di lui effigie col suo nome in giro ; e nel rovescio venne rappresentato il Pantheon (Tempio a tutto il mondo meraviglioso, il quale da’falsi numi cui era dedicato, fu conságralo oll’onore de’sanli,volendoal- I mie re a que’ tanti nell’opera illustrali), coll’epigrafe intorno: Oh Ecclesias Jnln-s tratas Ordo Antis ti timi Fenetorum, indicando colla parola Antisliluin lutti i pievani di Venezia, a’quali, come a’capi delle loro chiese, può competere giustamente un tal titolo. Io dunque assai profitterò «.Ielle Notizie storiche delle chiese e monasteri di Venezia c di Torcello, tratte dalle chiese Veneziane e Torcella-ne illustrale da Flaminio Corner senatore veneziano, Padova iy58. Che se non contengono i documenti tutti riportali dalla voluminosa opera originale, e neppure le critiche discussioni de’punti controversi, hanno però il vantaggio d’u-na distribuzione di chiese e di una dispo-sizionedi cose meglio regolata, per quanto nella prefazione si dimostra ; oltre le nozioni derivate da’documenti posteriormente scoperti. Non posso però giovarmi d’ una delle opere del Varrone vivente delle venete cose, come lo ha intitolato il mio dotto amico cav. Scolari in una leltera a me diretta a’a novembre 1857, ed è quella che ha per titolo ¡ Saggio di Bibliografia slorica veneziana del cav, Emmanuele Antonio Cicogna, Venezia dalla tipografia di Gio, Battista Merlo 1847-1848. Di essa ne die’ erudito e bellissimo ragguaglio il veneto Gio. Battista Budini, a p. 78 della Gazzetta di Roma del 1849, ll°ve »011 lasciò di rendere all’infaticabile illustrato-re delle cose venete, ed all’estese sue cognizioni bibliografiche, quelle grazie che ogni veneziano, amante delle cose pregevoli di sua patria, deve tributare a chi consuma un'intera vita di studio a porle iu luce, del pari clic a que’generosi che