88 pensava da’veneziani di mandarla in dono al Papa Paolo V. Riferisce il p. Me-nochio, Sluore, centur. 5.‘,cap. 96: Delle Chiavi e Spada di s. Pietro. La spada di s. Pietro significa la podestà di castigare di questo principe degli Apostoli e de’Papi suoi successori, la quale si sfodera nell’occasioni particolarmente delle Pene e Censure eccli-sialiche. S. Gio. Crisostomo nell’omelia sulle catene di s. Pietro, riprodotta da Metafraste al i.° agosto, fa menzione della spada materiale di s. Pietro stesso, dicendo che dovea esser venerata, poiché per mezzo di essa il Redentore opera va miracoli. Aimoino, Histori a, lih. 5,cap. 39, dice della spada di s. Pietro portata a Lodovico li redi Francia figlio di Carlo il Calvo. Alta-Ut ei praeceptum per quod pater suits illi regnimi ante morte/n suani tradide-rat, et Spathain, quae vocatur s. Petri, per quain eum de regno investirei; sed et regiuni vestimentuni, et coronarti, et fustern,ex auro et gemrnis. Soggiunge il p. Menochio'. suole il Papa mandare a’ principi lo Stocco e il Berrettone benedettij e forse tale era la spada di s.Pietro, della quale parla l’Ainioino. Ma ioche in quell’articolo riunii tutte le relative erudizioni, potei dichiarare, che la 1.’traccia di questa consuetudine sembra trovarsi nel 1 177, quando Alessandro 111 in Venezia donò al doge Ziani la spada con fodero d’oro per portarla avanti a se nuda ne’ dì solenni. Tornando alle allre sagre Reliquie, si venerano. Colonna di argento dorata, che custodisce un pezzo della Colonna dove con Flagellazione fu percosso Gesù Cristo: vi sono scolpiti due manigoldi, che lo tengono in mezzo, e in alto la figura del Crocefisso. Lavoro del 137^. Pezzo di legno della ss. Croce, alto un palmo e largo due terzi, legato in oro con lavori e figure. Un tempo si conservava nel suddescritlo altare della ss. Croce, ora del ss. Sagramento. Dall’isciìzione si trae che la fece così legare l’imperatore Enrico 11, e soleva por- tarla seco in guerra contro i oernici. Il Tiepolo opina che tosse appartenuta a Costantino I, seguendo il cronista Dandolo, contraddetto dal Meschinello, però con ragioni provocanti dispute; poiché se toccò a’ veneziani nella divisione che fecero, era impossibile che Enrico II la facesse adornare e seco la recasse. Ma di quale Enrico II s’intende parlare? sedei Santo imperatore, questo morì nel 1024; se dell’imperatore latino dal 1206 al 1216, egli è denominato Enrico I, nè ebbe successori di tal nome. Altra Croce serrata in forma di libro d’argento e gioiellata. Due ss. Spine della corona del Salvatore, in reliquiario d’argento. Altre due ss. Spine, dentro reliquiario d’oro in forma d’ostensorio. Altre piccole ss. Spine, entro reliquiario d’argento dorato (qui io debbo notare, chela moltitudine di esse appartenute alla ss. Corona di Spine (n santificate da Gesù Cristo, a cui fu posta in capo nella sua dolorosa Passione, che possiedono oltre questo tesoro le chiese del clero secolare e del clero regolare di Venezia, come riferirò nel descriverle massime ne’§§ Vili eX,probabilmente derivano da quanto narrai ne’due ricordati articoli, cioè dall’imprestito fatto da’ mercatanti veneziani all’ imperatore latino il’ oriente Baldovino 11 , per la nuova guerra crociata del 1337,colla cauzione e pegno della ss. Corona di Spine, di circa 200,000 franchi; la quale o altra somma pagò poi s. Luigi IX re di Francia, al quale cedè l'imperatore la ss. Corona, con altre preziose reliquie, onde in Parigi fece fabbricare la celebre Santa Cappella per collocacele. E siccome Nicolò Quirini mercante veneziano, era subentrato nelle ragioni de’ prestatori, al momento della scadenza del prestito , non potendo l’imperatore soddisfarlo, volle che quel sagro pegno fosse trasportato a Venezia; quindi sembra indubitato, che prima di consegnare lass.Corona as. Luigi IX, efors’anche per convenzione, si staccarono quelle ss. Spiue colle quali fui ouo