stiano pietà fin «lai suo nascere seppe sì gloriosamente distinguersi (n’è incontrastabile prova il moltissimo sin qui compendiosamente narrato e quant’altro mi resta a dire), fu la i." ad imitarne un tanto esempio a’ 2 1 ottobre 1557. Impero-cliè le cure benefiche dell’istitu to, prima non erano ristrette al solo tempo che precedeva il s. Battesimo de’ catecumeni, tua eziandio in appresso si continuavano aiuti e soccorsi a tutti quelli che ne avessero avuto bisogno, specialmente se donne, ritenendo anzi queste, se lo avessero bramato, ricoverate stabilmente nell’istituto ; ed a tal fine concorreva con abbondanti offerte, non solo Venezia, ma ogni altra città del dominio veneto. Ma dopo le luttuose vicende politiche, fu d’ uopo restringere di molto le beneficenze ai neofiti, le quali sono ora limitate ad una meschina diaria, e solo pel breve tempo che il catecumeno dimora nell’istituto in precedenza als. Battesimo. Perciò presentemente oltre alla difficoltà grandissima di trovare chi funga 1’ onorevole uffizio di padrino, si ha I’ umiliante mortificazione di vedereche i neofiti,non trovando spesso un utile collocamento od opportuno sussidio da’nuovi fratelli di religione, sono costretti di vivere quasi limosinando. Tristissiaia posizione, che se fa più spiccare la fermezza di lor santa determinazione, fa poco onore acattolici. Esercitandosi così anche in Venezia la Propagazione della fede negl’ infedeli, pel quale santissimo fine i veneziani concorrono anche con sussidii ; perciò eccitarsi la pietà de’fedeli ad oblazioni per la celebrazione del 3.° centenario, ed anco ad annue o mensili contribuzioni, onde aiutare i neofiti più poveri ( egli è per questo, per essere l’unico dell’impero austriaco, e per 1’ importanza dell’argomento, che nel darne un’idea forse comparirò alquanto prolisso, in proporzione cioè di quanto pratico cogli altri istituti). 2. L’ Invito sagro o programma del tri duo solenne per solennizzare a’ 19, 20 e 357 21 ottobre 18 "7 il 3.° anniversario secolare, con indulgenza plenaria concessa dal Papa Pio IX; e per l’apertura al culto pubblico dell’ oratorio attiguo alla chiesa, dedicato alla B. Vergine de la Salette (della quale dissi alcune parole nel voi. LXXXVIli, p. 33), i.°ed unico eretto sotto questo titolo in Venezia. La ss. Vergine sotto tale titolo tanto più conve nieutemente sarà onorala nel recinto dell’istituto de’catecumeni, quanto piùs’Ella apparsa la involta in Francia a due fanciulli,uno maschio, l’altro femmina,provvedrà del pari nell’ istituto medesimo al bene spirituale de’ giovani abbandonali e girovaghi d’ambo i sessi, che come si va nell’ istituto disponendo, sempre meglio aver potranno ed istruzione e soccorso. 3.lscrizioneitaliana sulla celebrazione del centenario. Questa e 3 delle suddette la-line, tutte eleganti, sono del veneto e eli. prof. d. Adriano Merlo, fra le quali quella della più recente restaurazione della chiesa nel i855, ed è la i.a ed anche la sola, che vivente il patriarca rog.r Multi, sia stata posta in Venezia fregiala col venerando suo nome; nome caro del pari all’ Episcopato, che a’ fasti della storia letteraria d’ Italia. 4- Orazioni di-vote appropriate all’ uso de’ cattolici e de’ catecumeni. Contiene la parte 2. Confessioni e Lettere. 1. La Prefazione del traduttore cav. Filippo Scolari, che col linguaggio de’Padri deplora con toccante eloquenza, come in questi tempi di sociale e intellettuale progresso, la dispersa nazione israelitica si va ognor più fregiando di colti, eruditi e benefici uomini, ma tuttavia sempreinfelicemen-te lontana dal conoscere che Cristo Signore, vero Dio e vero Uomo, è il Messia già venuto ; e che la s. Chiesa Cattolica Apostolica Romana è 1’ovile, in cui soltanto, raccolte tutte le nazioni, sotto la verga pacifica d’ un solo Pastore, possono giungere, nè mai altrimenti, al porlo della temporale e dell’ eterna salute. Seguono le dotte ed irrefragabili prove. 2. 39