si attribuisce al famoso ir. Paolo Sarpi servita, cbe venne giudicato empio e dannato da alcuni, immacolato e quasi santo da altri; non può negarsi cbe fu personaggio di sommo e raro ingegno. Le magnifiche e tuttora esistenti prigioni pubbliche, che furono innalzate presso il ponte della Pagi ia e congiunte col palazzo ducale pel memorato ponte de’ Sospiri, precisamente corrispondente alle stanze degli avvogadori e del magistrato de’ Dieci, le trovo illustrate con 4 tavole dal celebre architetto Selva, nella mai abbastanza ammirala opera : Le Fabbriche e i Monumenti cospicui di Venezia. A darne contezza procederò con quel grande. Ad effettuare il lodevolissi-mointendiaiento, il governo adottò il disegno d’Antonio da Ponte, che neli58g \i die’ incominciamento, al di là del rivo che scoi le lunghesso il palazzo ducale. Questo edilizio è lutto costruito di grandiosi e pesanti massi di pietra il ’I -stria, che contribuiscono alla sua robu-stezza e magnificenza. Il fianco immerso nel rivo, col regolare ma rude bugnato o rustico a bozze di cui è investito, col triplice ordine di piccole finestre munite di doppie grosse ferrale, inspira quella tristezza che forma l’elogio del suo architetto, poiché è riuscito a decorosamente caratterizzare l’uso a cui fu destinata questa fabbrica. Volendo egli poi mitigare tal carattere nella facciata sulla strada che bordeggia il gran canaledi s. Marco,senza però smentirlo, dispose a quella parte il portico ad arcate, ossia di 7 archi (sul di cui cornicione s’ innalzano 7 finestroni rispondenti agli archi), nel mezzo del quale si trova l’atrio che mette alle scale e al coi tile; e superiormente innalzò una sala ed alcune stanze pel magistrato, che appellavasi de’ Signori di Notte al Criminale, ornando questo piano con colonne d’ordine dorico, fiancheggiale da semipilaslri , con grandiose finestre nel mezzo, non onimettendo però il bugnato nell’arcale e ne’superioii intervalli, e fa- 3 ji cenilo più risentita la trabeazione con mensole nel fregio, giudiziosamente sostituite a’triglifi per rendere più maestoso questo prospetto. Essendo questo edilizio quasi tutto isolalo, e con un cortile nel mezzo, non poteva mancare di ventilazione, resa però assai più elficace a’ nostri giorni con 1’ apertura di nuovi fori e con nuove riduzioni. Può esso contenere circa 3oo persone, atterrale essendosi ora le prigioni insalubri per mancanza di luce o di ventilazione. Comodo e saggio è il riparto d’ognuno de’ suoi piani, distribuite essendo le varie qualità de’luoghi con relazione alla gravità de’delitli, con sapiente equità e giustizia discrezionale, e vi regna tale una disciplina e nettezza che contribuisce al sollievo e alla salute de’carcerati. Dichiarò il Temauza : Che per lungo tratto d’Europa non vi è forse un muramento di questo genere, che equivalga in comodo , robustezza e magnificenza. L’ Howard nelle sue Prigioni, stampate nel 1780, poco si trattiene intorno a queste di Venezia. Rimarca però, che sono le più forti ch’egli avesse vedute, che vi e-ranode’prigionieri confinati in vita in mia oscura cella , la pena di morte essendo fra’ veneti molto rara; che niuuo de’ prigionieri si aggravava di catene,e che non v’erano in esse nè febbri, nè forti disordini. Loda i pii stabilimenti fondati a sollievo de’prigionieri civili e criminali, e le regole osservate pel buon governo delle due infermerie. Aggiunge egli pure, che comunemente credevasi, che i prigionieri di stato rinchiusi nella parie superiore del palazzo ducale sotto il tetto, per essere questo coperto di piombo, e perciò quelle carceri dette Piombi, soffrissero nell’estate un calilo eccessivo, il che è falso per asserzione di coloro slessi che furono colà ritenuti, come già dissi ragionandone. Più severa , continua il Selva , dovea essere la condanna pe’ rei ili slato ne’ così detti Pozzi, camerotti compresi come in uua torre che esiste