100 morie, essendo anche notaro, stipulò con mal regolala misericordia, nel 1407, una carta di giuramento falso; onde per sentenza del consiglio de’dieci, quale spergiuro, fu spogliato dal doge Steno della dignità primiceriale , e condannato a’ 7 settembre a perpetuo esilio. i\. Bario-Ionico II de Ricovrali veneto, pievano de’ss. Simone e Giuda, priore dell’ospedale di s. Marco e canonico della basilica Marciana, a’10 di detto mese da’ca-Donici fu eletto primicerio: a lui e successori Alessandro V e Giovanni XXIII concessero i riferiti privilegi. Fu egli che nell’atrio della basilica di s. Marco, verso 1’ attuai porta che mette all’ altare della Madonna, costrusse per sè e per i suoi successori il sepolcro, che tuttavia esiste. 25. Nicolò I dal Corso, già successivamente pievano di s. Eufemia e di s. Barnaba, notaio e cancelliere ducale, fu eletto primicerio nel 1417, e indi ottenne nel itLi'i dal doge Foscari qualche aumento in sussidio alle scarse rendite di sua dignità. Morì nel 1446-26. Polidoro Foscari, eletto nel i425, sotto di lui Martino V decorò i 26 capellani capellae s. Marcidell’almuzie o zanfar-de, come i veneziani chiamano le pelli di vai. Indi nel 1437 fu promossoal vescovato di Bergamo.27 jWcAeZp Marioni probabilmente gli successe, essendo nominato l’i 1 settembre i452 da un istromen-to dell’archivio del clero delle 9 congregazioni di Venezia. 2$.Pietro II Foscari veneto, già abbate de’ss.Cosma e Damiano della diocesi di Zara, e visitatore apostolico del|a stessa chiesa col vescovo di Tran JacopoTurlono, era primicerio dopo il settembre 1 452. A suo tempo e nel 147 ■ per decreto del maggior consiglio fu stabilito che i primiceri della basilica ducale dovessero sempre esser nobili. Notai nella sua biografia, che il concittadino Paolo 11 l’avea creato cardinale, riservandolo in pelto/indi pubblicalo con nuova creazione dal successore Sisto IV nel »475> come vuole Cardellino meglio al dire di Novaes nel 1477, nel precedente essendo divenuto arcivescovo di Spala-tro; fu poi abbate di Lena e vescovo di Padova. 29. Nicolò li Vendraniin veneto, nipote del doge Andrea, eletto nel 1477 e morto dopo un anno. 3o. Pietro III Dandolo veueto, dottissimo, proto-notario apostolico ed abbate del monastero di Rosazzo nel Friuli: accettò il pri-micerialoducale nel 147^, enei 1 5o 1 passò a vescovo di Vicenza. 3i. Girolamo IBarbarigo veneto, canonico di Padova e protonotario apostolico, gii successe nel detto i5oi, poscia Paolo 111 l’annoverò tra’suoi camerieri. Sotto il di lui governo avendo la B. Vergine concesso alquante grazie miracolose a mezzo d’ una sua ss. Immagine, ch’era nel portico o atriodel-la chiesa ducale, tale simulacro fu d’ordine pubblico trasportato nell'antica cappella di s. Teodoro, ove poi si radunò l’offizio della s. Inquisizione. Morto nel 1548, nello stesso gli fu sostituito il seguente. 32. Francesco II Quirini veneto, e terminò di vivere nell 563. 33. Alvise lo Lodovico Diedo veneto, eletto in tale anno; fini sua vita nel 16o3, e fu sepolto nella chiesa del monastero di s. Maria delle Grazie dell’ isola omonima. A lui ed ai suoi successori, il Pontefice Clemente Vili, confermò, con bolla de’ 7 novembrei596, tutti i privilegi concessi dai precedenti Pontefici a’di lui antecessori. 3^-Giovanni VII Tiepolo veneto, gli successe a*2 7 dicembre, nel giorno stesso di sua morte, al cui tempo si scuopri-rono le ss. Reliquie, di cui e del Trattato che pubblicò parlai più sopra. Nel 1619 fu elevato al patrio patriarcato. 35. Marc’ Antonio Corner veneto, in detto anno gli fu surrogalo, indi nel (632 vescovo di Padova , in luogo del Cardinal Federico,suo fratei lo,eletto patriarca. 36. Benedetto Frizzo veneto, nipote del doge Francesco, e abbate di s. Crisogono di Zara, nell633 divenne primicerio, morendo a’i5 novembre 1655. 37. Girolamo Il Dolfin, nel detto giorno otten-