slavens\a Matica e di essersi addestrata all’uso con l’aiuto di un capitano e di un soldato del corpo dei graniciart. Un’altra spia, Bidovec, è stata fornita di grande quantità di ecrasite per la fabbricazione di bombe ad alto esplosivo. Per sfuggire alle rivelazioni ddl’autorità italiana si mutano spesso gli operatori, che vengono accompagnati fino al confine e di qui avviati sul terreno ddl’azionc da fiduciari esperti dei luoghi che subito si ritirano. Fra le vittime preferite della brutalità terrorista vi sono, come s’è visto, allogeni che più partecipano alla vita politica e sociale italiana. Si vorrebbe creare fra essi il terrore, la sensazione tragica di una vita sempre minacciata, per allontanarli dalla solidarietà civile, irrigidirli nell’isolamento e creare così una innaturale frattura fra gli italiani e gli allogeni della Venezia Giulia. Il sedicente irredentismo di questi allogeni, del resto inesistente, sarebbe così creato non dalla passione nazionale, ma soltanto dalla paura. Fra i fogli clandestini distribuiti sul Carso se n’è trovato uno, la già citata Svoboda, che detta precise istruzioni agli orju-nasci ed è più che istruttivo. Nel suo numero 2 (anno III - 15 gennaio) troviamo scritto ad esempio: « Guai ai denunciatori! Bisogna spiare attentamente chi del villaggio va dai carabinieri, chi gode privilegi nei passaporti, nelle licenze, nel porto d’armi. Bisogna guardarsi dalla gente che si sente onorata della compagnia degli italiani ». Dopo aver ricordato gli assassini già compiuti contro gli allogeni fedeli, questo giornale aggiunge : « Siano essi (gli allogeni fedeli) sempre inseguiti, passo a passo, dalla yendetta del nostro popolo. La loro pèlle, le loro sostanze devono sentire la nostra terribile vendetta ». Nell’agosto 1928 i notabili sloveni di Scsana, i quali hanno già spontaneamente soppresso tutte le tabelle slave o bilingui sostituendole con scritte solo italiane, votarono un ordine del giorno di deplorazione per i fatti antitaliani della Dalmazia,